Abbattere gli sprechi di cibo, trasformare le sale mensa in self-service, convincere i bambini che il pesce è buono quasi al pari delle patatine fritte. Ecco le sfide di questanno della Milano Ristorazione, la società che gestisce le mense scolastiche e che serve in tavola 80mila pasti al giorno. La prima novità riguarda il pane: le vecchie «quadrette» servite sul vassoio degli alunni sono state sostituite dal pane fatto in casa. Ad armeggiare con farina e forni sono i detenuti del carcere di Opera che ogni mattina si mettono al lavoro per far arrivare le michette nelle scuole. I panini da questanno sono più piccoli, 30 grammi contro i 50 grammi di prima, e più nutrienti: meno mollica e più crosta. «Stiamo lavorando sulle grammature dei cibi - precisa il presidente di Milano Ristorazione, Michele Carruba - e vogliamo ridurle laddove sono un po troppo elevate. Quindi per il pane e per i primi piatti, ora troppo abbondanti. Avanzeremo questa proposta al Comune per impostare il prossimo contratto di servizio». Il pane in eccesso, come accaduto finora, verrà dato in beneficenza alle mense dei poveri, ma lobbiettivo è ridurre quasi a zero gli sprechi.
Per questo saranno potenziati i self service nelle sale mensa: i bambini non aspetteranno più di essere serviti a tavola, ma faranno tutto da soli, scegliendo cosa mangiare. «In questo modo - garantisce Carruba - non solo si spreca meno cibo, ma si responsabilizzano gli alunni sulle scelte, invogliandoli a mangiare. Inoltre i bambini imparano a fare la raccolta differenziata, gettando da soli piatto e bicchiere». Fino ad ora, su 500 scuole, circa 200 sono fornite di self-service: un investimento pari a 300mila euro. «Servirebbe una cifra simile a quella già investita per attrezzare tutte le mense».
Altra battaglia: educare i bambini al cibo, cercando di rendere verdure e frutta il più golose possibile. Idem per il pesce. Tra le new entry del menù di questanno ci sono crocchette di totano, cuori di salmone al forno e storione.
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