Nella capitale statunitense Silvio Berlusconi arriva quando in Italia è ormai notte fonda, con un certo ritardo rispetto alla tabella di marcia originaria dovuto alla full immersion mattutina sul dossier americano nella sua villa di Paraggi, pochi chilometri da Portofino. Il bilaterale con Barack Obama, daltra parte, è un appuntamento decisivo anche in vista del G8 dellAquila e viste le polemiche delle ultime settimane il Cavaliere è intenzionato ad affrontarlo al meglio.
Come lui stesso ha ripetuto più volte, il nuovo inquilino della Casa Bianca è «uomo molto pragmatico» ed è soprattutto questa la cifra del faccia a faccia di oggi pomeriggio a Washington. Forse anche per questa ragione il premier ha deciso di soprassedere alla cena che ieri sera gli avrebbe voluto offrire lambasciatore Giovanni Castellaneta, cancellando dal programma anche la visita alla National Gallery e al cimitero di Arlington previste per questa mattina. Lobiettivo di Berlusconi, daltra parte, è quello di dare continuità ai rapporti tra Italia e Stati Uniti dopo il cambio della guardia tra Bush e Obama. Una missione che andrà a buon fine nonostante gli scetticismi di molti esponenti dellopposizione (vedi lex ministro degli Esteri DAlema) e i presunti report americani in cui si stigmatizzano i «troppo confidenziali» rapporti tra Berlusconi e Vladimir Putin. Così non fosse - fanno notare i diplomatici di Palazzo Chigi - non si spiegherebbe perché Berlusconi sia il secondo leader europeo dopo Gordon Brown ad essere ricevuto alla Casa Bianca da Obama. Un appuntamento, dunque, che anche Nicolas Sarkozy o Angela Merkel hanno ancora in sospeso nellagenda.
I colloqui nello studio ovale della Casa Bianca dureranno circa unora e vi prenderanno parte anche le rispettive delegazioni. Con quella americana che - a differenza di quanto accade con Brown - vedrà la presenza anche del segretario di Stato Hillary Clinton con cui Berlusconi ha da tempo un rapporto privilegiato (i due si sono già incontrati a Sharm El-Sheikh qualche mese fa). Sul tavolo la preparazione del G8 di LAquila e diversi temi internazionali, dal Medio Oriente allAfghanistan, fino ai rapporti con la Russia e la questione dellingresso della Turchia nellUnione europea.
Una riunione, fanno sapere fonti diplomatiche italiane, che non sarà affatto velata da «irritazioni» dellamministrazione americana dopo i giudizi espressi sugli Stati Uniti da Muammar Gheddafi durante la sua visita a Roma. Daltra parte, è proprio in nome di quella realpolitik che ha portato Obama ad aprire allIran che Berlusconi ha ospitato il leader libico a Roma incassando non solo la parola fine sulla querelle colonialista ma portando anche a casa importanti accordi sul fronte immigrazione e petrolio. E pure la battuta su Obama «abbronzato» pare superata se proprio ieri pomeriggio, lasciando Portofino con destinazione laeroporto, il premier non ha mancato di scherzarci su. «Avete qualcosa da dire a Obama?», ha chiesto a una piccola folla di sostenitori. E ha aggiunto: «Io vado, bello abbronzato...».
Un capitolo a parte sarà dedicato al G8, un vertice a cui lItalia vuol dare unimpronta molto specifica e molto vicina alla sensibilità del presidente americano. Sullo sfondo, infatti, ci sarà la governance, la gestione delleconomia e la necessità di trovare chiavi e formule per affrontare in modo strutturale le dinamiche della globalizzazione, a partire da quei «Global leagal standard» su cui da mesi insiste Berlusconi. In agenda anche la richiesta degli Stati Uniti di accogliere in Italia parte dei detenuti di Guantanamo, un punto su cui il Cavaliere ha già dato la sua disponibilità.
AdS
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.