Mercati ancora giù Berlusconi va in Europa (e scrive ai giudici)

Oggi il Cav spiega la manovra a Bruxelles. Memoriale ai pm del caso Tarantini: inutile ascoltarmi

Mercati ancora giù 
Berlusconi va in Europa  
(e scrive ai giudici)

nostro inviato a Strasburgo

Non «scappo dai giudici» ma «ho ben altro di cui occuparmi».Perché l’Ita­lia, come vorrebbe far credere qualcu­no, «non è certo nel mirino della specula­zione per colpa di questo esecutivo » ma a causa di «un tentativo di dare la spalla­ta al governo con qualunque mezzo leci­to e soprattutto illecito», anche «a costo di portare il Paese nel baratro». Di prima mattina intervistato da Mattino 5 e poi in privato nel pomeriggio- dopo una lun­ga seduta dal dentista a Milano - Berlu­sconi ribadisce di non avere alcun ten­tennamento. Nonostante la magistratu­ra, nonostante le pressioni dell’esta­blishment finanziario- editoriale, nono­stante una crisi sempre più difficile su cui soffia l’opposizione «incurante dei danni che l’Italia si porterà dietro». Sul punto il Cavaliere ha pochi dubbi.

E quando ad Arcore lo relazionano su quanto sta accadendo a Strasburgo- do­ve il capogruppo dei Verdi Harms e quel­lo dei liberaldemocratici dell’Alde Ve­rhofstadt definiscono «inopportuna» la visita di Berlusconi in programma oggi­il capo del governo non si scompone più di tanto. Il can can dell’opposizione, è il ragionamento del premier, ha superato i confini nazionali e ormai anche nelle istituzioni europee hanno trovato i loro megafoni. Già, perché che si dica che il tour di oggi- prima Bruxelles per un fac­cia a faccia con il presidente del Consi­glio Ue Van Rompuy e poi Strasburgo per un incontro con il presidente della Commissione europea Barroso e con il numero uno del Parlamento Buzek- sia solo un modo per evitare l’interrogato­rio dei pm di Napoli in programma a Pa­lazzo Chigi è una cosa che al Cavaliere proprio non va giù.

Tanto che nella me­moria che arriverà oggi alla procura di Napoli il capo del governo non solo spie­gherà il suo punto di vista sulla vicenda Tarantini-Lavitola (escludendo di aver subito alcuna estorsione) ma lascerà an­che intendere che non ha alcuna inten­zione di perdere tempo con questa vi­cenda perché ci sono cose ben più im­portanti di cui occuparsi. Anche perché sa bene che nonostante sia formalmen­te interrogato come parte lesa è proprio lui l’obiettivo dell’inchiesta.

E le «cose più importanti» sono per Berlusconi cercare di convincere l’Euro­pa della bontà delle misure prese. La ma­novra dovrebbe essere approvata al più tardi dopodomani alla Camera (di nuo­vo con la fiducia) ma ieri le Borse e il diffe­renziale tra Btp decennale e Bundt tede­sco hanno nuovamente toccato livelli di rischio tanto che si torna a parlare di nuovo della possibilità di un default del­la Grecia. Ecco il perché degli incontri in programma oggi, per spiegare che quan­to è stato fatto è «in linea con le richieste della Bce e dell’Europa», che le misure «saranno attuate come da impegni» e che «raggiungeremo il pareggio di bilan­cio ».

Il problema, però, resta l’attacco a cui è sottoposta l’Italia,favorito-è la con­vinzione del Cavaliere - anche dalla di­scesa in campo nelle ultime settimane di buona parte della finanza di casa no­stra, la stessa che da Cernobbio alcuni giorni fa rilanciava la volata al governo tecnico. E questo - insieme al Rapporto 2011 della Commissione Ue sulle finanze pubbliche in cui non si escludono «azio­ni aggiuntive» - preoccupa non poco Berlusconi. Cosciente che oggi l’incon­tro con Van Rompuy ( i due hanno poi in programma una breve dichiarazione al­la stampa) può essere determinante. E che comunque vada l’ipotesi di un nuo­­vo intervento non è affatto escluso. E an­che di questo avrebbero parlato Tre­monti e Bossi nel loro incontro a Monza. Con ricostruzioni diverse. Secondo i più benevoli il ministro dell’Economia avrebbe rilanciato con il Senatùr sulla necessità di un intervento sulle pensio­ni, secondo altri i due avrebbero invece concordato sulla necessità di convince­re il premier a introdurre una patrimo­niale.

Cosa che ovviamente Berlusconi non accetterà mai.

Un’ipotesi, quella di un nuovo intervento sui conti, che al mo­mento il Cavaliere non contempla: con questa manovra- dice- «avremo saldi si­curi e per la prima volta manderemo in pareggio i bilanci dello Stato». E se fosse necessario-così scrive l’agenzia Dire-il premier starebbe pensando a una mos­s­a a sorpresa di grande impatto mediati­co: investire di tasca sua in Btp circa 100 milioni di euro.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica