Milano - Prosegue anche oggi l’euforia dei mercati europei, che già ieri anticipando un accordo dell’area euro su un nuovo piano di salvataggio della Grecia avevano imboccato dinamiche rialziste. Accordo regolarmente annunciato in serata: per Atene sono in arrivo altri 109 miliardi di euro di aiuti, cui si aggiungeranno altri 50 miliardi dal settore privato, fornendole così quello che la stampa ellenica chiama un "giubbotto di salvataggio" fino a tutto il 2014. Altri lo hanno battezzato "piano Marshall" per la Grecia, ad ogni modo è "un grande sollievo" per la sua economia, ha commentato oggi il ministro delle Finanze Evangelios Venizelos. In un recente rapporto, Fitch fa sapere che la Grecia va incontro a un restricted default, ossia un default limitato, alla luce del piano sul debito di Atene previsto dal nuovo salvataggio internazionale.
Le Borse Ue in lieve rialzo Le borse europee riducono i guadagni in chiusura dopo che l’annuncio di un default limitato del debito greco da parte di Fitch ha smorzato l’entusiasmo per l’accordo europeo sul salvataggio di Atene. L’agenzia di rating ha successivamente specificato che il processo di default potrebbe durare solo pochi giorni. Il Dax di Francoforte avanza dello 0,50% a 7.326,39 punti, l’Ftse 100 di Londra cresce dello 0,60% a 5.935,02 punti, il Cac40 di Parigi sale dello 0,68% a 3.842,780 punti, l’Ibex di Madrid si issa dello 0,42% a 10.0059,3 punti. Euforica Atene, che segna un rialzo del 7,51% con l’Ase a quota 574,97.
Milano chiude quasi in parità Piazza Affari chiude l’ultima seduta della settimana con indici poco mossi: Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in lieve calo dello 0,15% a 19.461,14, Ftse All Share +0,21%, Ftse Star +0,93%. Il piano di salvataggio della Grecia e il plauso della cancelliera tedesca Angela Merkel alla manovra economica hanno supportato la seduta fin dalle prime battute facendo guadagnare alla piazza milanese circa un punto percentuale. Dopo l’apertura debole di Wall Street, Piazza Affari ha virato al ribasso chiudendo peggio delle altre piazze europee. Sono stati soprattutto alcuni titoli bancari a determinare il cambio di rotta della borsa milanese: Unicredit ha chiuso la seduta cedendo il 4,56% a 1,31 euro, Intesa -2,83% a 1,75 euro, Ubi Banca -3,02%. Di poco sotto la parità Mediobanca (-0,53%) nel giorno dell’assemblea del patto di sindacato e del Cda che varato le norme statutarie in materia di governance di piazzetta Cuccia. Banco popolare -0,39%, mentre è stata buona la seduta di Mps, +1,38%, Popolare Milano +0,66%. Fra gli assicurativi FonSai +1,06%, Milano Assicurazioni +12,55%, Unipol +2,23%, Generali +2,08%.
La Merkel: ottima manovra Il cancelliere tedesco Angela Merkel "promuove" la manovra economica. Nel corso dell’ultima conferenza stampa prima delle vacanze estive, Angela Merkel ha avuto parole di grande apprezzamento per il programma di risparmi deciso dal ministro dell’economia, Giulio Tremonti. "Trovo assolutamente buono il programma di risparmi", ha affermato il cancelliere tedesco, aggiungendo tuttavia che "il debito italiano non è proprio basso e la strada da percorrere per l’Italia sarà ancora lunga, ma la misura ferma e decisiva che è stata presa ha fatto bene all’Italia". Riguardo ai possibili contagi per l’Italia derivanti dalla crisi greca, la Merkel ha spiegato che "i pericoli di contagio ci sono, ma la situazione reale dell’Italia è un’altra. Voglio dire espressamente che il programma di risparmi italiano è stato un passo importante e necessario". Penso che il piano di austerità dell’Italia vada assolutamente bene. Ora il paese deve proseguire nei suoi sforzi per il contenimento della spesa",ha concluso la Merkel
Molti scettici tra gli analisti Non mancano gli scettici, tra cui alcuni analisti e gestori di fondi, citati in prima pagina dal Financial Times, secondo cui le reazioni di ieri sono state esagerate in positivo. Forse però questo in parte compensa esagerazioni nel senso opposto giunte nelle sedute precedenti. Inoltre ci sono i concreti dati macroeconomici, che non lasciano presagire sviluppi euforici. Ieri una indagine sull’attività delle imprese nell’area euro ha segnalato un indebolimento alla quasi stagnazione a luglio, mentre oggi l’indice del centro studi Ifo sulla fiducia tra le imprese della Germania, prima economia di Eurolandia, ha segnato un calo più netto del previsto.
Le dinamiche dell'euro Più moderata stamane la dinamica dell’euro, che dopo lo scatto di ieri si attesta poco mosso a 1,4401 dollari. Ad ogni modo con l’accordo di ieri l’area euro spera di esser riuscita arginare in maniera stabile gli allarmismi sulla sua stessa esistenza, che facevano leva sulla perdurante crisi di bilancio in Grecia. Si trascina da oltre un anno e dopo aver contagiato Irlanda e Portogallo minacciava di estendersi ad altri paesi, tra cui Spagna e Italia, e anche per questo, con l’attenuarsi di queste paure, il mercato della penisola segna ora rialzi così consistenti: seguono ribassi molto pesanti nelle sessioni precedenti. Cali che erano stati innescati dal crearsi di pressioni sui titoli di Stato di vari paesi, tra cui le emissioni italiane, che si erano evidenziati con bruschi aumenti dei rendimenti.
Cala lo spread tra Btp e Bund In due riprese sui Btp decennali erano arrivati a superare il 6 per cento, sui massimi dal 1997.
Già ieri si erano decisamente attenuati e oggi la moderazione è proseguita fino a vedere i rendimenti al 5,28 per cento, mentre è calato a 239 punti base il differenziale (spread) di rendimento rispetto ai bon della Germania.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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