Mercatini contro gli abusivi: il piano sarà esteso ai Navigli

Togliere terreno ai vu’ cumprà. Rispondere alle lenzuola colme di borse, portafogli e occhiali contraffatti con gazebo pieni di prodotti artigianali, fiori o specialità tipiche lombarde. È la strategia (di successo) sperimentata quest’estate nelle viuzze di Brera e che dall’autunno sarà estesa ad altre zone della città. Fa parte del piano antiabusivi che l’assessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo sta mettendo a punto con il vicesindaco Riccardo De Corato e in stretta collaborazione con Guardia di finanza e commercianti. Che torneranno a riunirsi intorno a un tavolo a inizio settembre per definire i particolari di una grande campagna di comunicazione per combattere la contraffazione che sarà lanciata attraverso tv, radio e giornali ma anche con manifesti appesi a muri e negozi di Milano. «Vogliamo sensibilizzare soprattutto le donne, perché non acquistino più prodotti falsi, ma una seconda fase della campagna prenderà di mira la contraffazione farmaceutica, alimentare e dei giocattoli».
Battaglia a suon di spot, ma anche una contro-occupazione delle strade più battute dai vu’ cumprà. La strategia, assicura Maiolo, è vincente. «Occupando con esposizioni regolari lo spazio e garantendo la presenza continua dei vigili - sottolinea - in breve tempo gli abusivi sono spariti. I negozianti della zona sono contenti e abbiamo dato lavoro agli artigiani. I cittadini e i comitati che per anni hanno protestato contro il Comune questa volta ci hanno riempiti di lettere di ringraziamento. Ora vogliamo estendere il piano ad altre zone della città, a partire dal centro e dai Navigli». Non si tratta solo di lotta alla contraffazione ma «anche di tutela del territorio. Teniamo presente che gli ambulanti abusivi spesso aggrediscono anche i vigili». Dunque: «Stiamo esaminando le zone dove la contraffazione è più estesa, una volta disegnata la mappa potremo estendere altrove il “modello Brera”».


Il Comune conta di creare anche mercatini diversi, a seconda delle piazze: «Ad esempio quelli di Natale, quando si avvicinerà il periodo - spiega la Maiolo - con prodotti tipici come mele, aceto balsamico... Vorrei estendere anche il mercato dei fiori ma abbinandolo alla gastronomia».

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