Il mercato dellauto è in crisi sempre più nera e chiude ottobre con un tonfo delle vendite del 28,8%, a 139.740 unità, registrando la flessione più pesante da inizio anno e portandosi ai minimi dal 1995. In questo contesto Fiat Group Automobiles perde ancora terreno, con un capitombolo pesante sulle vendite (-39,9%, a 38.383 unità) e una quota al 27,5%, mai così in basso da agosto 2005. In questo quadro cè anche chi ipotizza che dietro ai tonfi del mercato ci sia una parte di ritardo «strategico» deciso dalla case automobilistiche nel lancio dei nuovi modelli. Lo stesso Marchionne ha più volte fatto intendere che in tali condizioni di mercato non è opportuno lanciare novità.
Per il marchio Fiat il rosso delle vendite è del 42,2% (e 28.500 vetture): il Lingotto sottolinea ancora una volta come nel 2010 abbia pesato la mancanza degli incentivi alla rottamazione. Fiat Punto, con una quota del 22,2% nel segmento B - è comunque lauto più venduta ad ottobre, seguita dalla Panda, con il 35,9% di quota nel segmento A. Anche Lancia si lecca le ferite (-43,39% di vendite, a 5.539 unità), mentre Alfa Romeo continua a dare soddisfazioni con volumi che scendono meno della media del mercato (-10%, a 4.335 unità) e una quota del 3,1% in rialzo di 0,6 punti percentuali.
Guardando ai marchi esteri, è ottobre rosso anche per il leader degli importatori Ford (-41,9%,a 10.794 unità) che quasi si fa raggiungere da Volkswagen che sui volumi cede meno della media del mercato (-13,19%, a 10.605 unità) e aumenta la quota di 3 punti percentuali raggiungendo il 13,03% del mercato italiano.
Il mercato nazionale dellauto è in forte difficoltà - sottolinea il Centro Studi Promotor che rileva come ad ottobre salga al 52% dal precedente 40% la quota dei concessionari che si attende un ulteriore peggioramento della situazione. LUnrae, lassociazione che raduna le case estere operanti in Italia, sottolinea come gli ordini dichiarati dai concessionari ad ottobre abbiano evidenziato una flessione di oltre il 20%, con 160mila unità, portandosi ai minimi dal 1998, quanto partì la raccolta di informazioni sui contratti stipulati.
LAnfia, lassociazione della filiera dellindustria automobilistica, conferma le sue previsioni di una chiusura danno per il mercato dellauto in calo del 10,2% a 1.940.000 unità.
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