Un mercato in continua crescita

Fino al 2010 la maggiore compagnia italiana varerà altre quattro navi con un investimento di 2 miliardi di euro. Ammiraglia anche per Msc

Centododicimila tonnellate di stazza, tremilasettecentottanta passeggeri, quasi millecinquecento uomini di equipaggio. Costa Concordia non è semplicemente una nave, è un kolossal d’acqua. La più grande nave passeggeri italiana ed europea.
Ma Costa Concordia è anche la cartina di tornasole per capire il boom delle crociere e, conseguentemente, delle navi da crociera. Anche la Msc di Aponte ha appena varato la sua nuova ammiraglia a Venezia e Costa ha pronto un ruolino di marcia impressionante: dopo la Magica, nella primavera scorsa, e la Concordia di quest’estate, nel maggio 2007 toccherà a Costa Serena, gemella della Concordia, il cui varo tecnico è stato festeggiato due settimane fa nei cantieri di Sestri Ponente, a Genova. Già fissato addirittura il calendario delle crociere, che prevede partenze da Venezia tutte le domeniche per un itinerario che comprenderà Bari in Italia, Olimpia in Grecia, Izmir e Istanbul in Turchia e Dubrovnik in Croazia. Gemella in tutto e per tutto della Concordia, anche Serena avrà 1.500 cabine, parte delle quali dedicate alla Samsara Spa, una vera e propria beauty farm viaggiante, con più di 2.100 metri quadri di estensione.
Ogni volta che scrivo un numero, viene voglia di verificarli, di controllare di non aver messo uno zero di troppo o di non aver preso male l’appunto. Perché i numeri sull’espansione prossima ventura del mercato delle crociere sono impressionanti. Solo per restare a Costa - leader del mercato in Italia e in Europa, che fa parte di una grande multinazionale a stelle e strisce come la Carnival, che è leader nel mercato mondiale - sono già state ordinate ulteriori tre navi. Più una quarta in opzione, che - se l’opzione verrà esercitata, come tutto fa supporre - con la consegna dell’ultima nave nel 2010, porterà la flotta del colosso del mare a 15 navi, con capacità totale di oltre 30.700 passeggeri, considerando le cabine doppie. Addirittura 10.200 posti in più degli attuali 20.500 spalmati su undici navi.
Il circolo virtuoso per l’economia è dato anche dal fatto che tutte le quattro future navi di Costa saranno costruite nei cantieri di Sestri Ponente e di Marghera della Fincantieri, che ha ormai nel settore civile la gallina dalle uova d’oro, molto più certo di quello militare. Anche qui, vale la pena di fare due conti, con tanto di controllo degli zeri: il totale degli ultimi quattro ordini Costa a Fincantieri equivale a quasi due miliardi di euro, poco meno di 4.000 miliardi di euro, roba da manovrina correttiva della Finanziaria. E il progetto totale intrapreso dalla compagnia crocieristica dal 2000 ad oggi per ammodernare la flotta raggiunge quota 4,5 miliardi di euro.


Tutte le navi battono bandiera italiana, ma l’ultima frontiera della compagnia è il mercato cinese. Le prime crociere stanno andando molto bene, gli amministratori della società gongolano. Finché i cinesi non impareranno bene, ci copieranno e poi faranno da soli.

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