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Il mercato dei «certificati» ai raggi X

Ogni azienda riceve un prefissato numero di quote per le emissioni

Amedeo Fornaciari

I mercati del carbonio possono funzionare con regimi regolati o sotto forma di programmi volontari.

I mercati regolati sono creati e disciplinati da schemi obbligatori di riduzione delle emissioni, nazionali, regionali o internazionali. Essi sono creati e supervisionati da un'autorità centrale. Il loro funzionamento si basa sulle «quote»: si fissa annualmente un livello di emissioni che settori di aziende ben definite non devono superare. L'autorità centrale genera quindi un numero di permessi di emissione (detti «quote» o «certificati») pari alla quantità massima di emissioni e lo distribuisce alle aziende dei settori regolati. La distribuzione dei permessi tra le aziende può essere gratuita, avvenire tramite asta al rialzo, oppure essere allocata con meccanismi misti. Tali aziende, a fine anno, sono obbligate a consegnare un numero di permessi corrispondenti alle rispettive emissioni di gas serra. Chi possiede permessi in eccesso può, a sua discrezione, venderli o conservarli per un impiego futuro. Al contrario, i partecipanti in difetto sono obbligati ad acquistarli dal mercato. In alcuni casi, a fianco di tale meccanismo di creazione diretta dei permessi da parte dell'autorità ve ne è un altro che genera permessi a partire da azioni di «compensazione» (come la riduzione delle emissioni in settori diversi da quelli regolati o rimozione di gas serra tramite progetti forestali), azioni in genere promosse da privati che possono vendere tali offset nei mercati regolati alle aziende che ne hanno bisogno.

I mercati volontari del carbonio funzionano al di fuori dei mercati regolamentati. In questi mercati, le imprese, i governi, le Ong e gli individui acquistano crediti al fine di compensare volontariamente le proprie emissioni. La compensazione delle emissioni può tecnicamente avvenire o tramite l'utilizzo di crediti provenienti da sistemi baseline-and-credit regolamentati, quali i Certified Emission Reduction (Cer) prodotti dai progetti Cdm, o tramite l'utilizzo di crediti chiamati Verified Emissions Reductions (VERs) e generati nel mercato volontario.

In quest'ultimo caso, non esistono regole e procedure uniformi e approvate a livello internazionale, per implementare progetti di riduzione delle emissioni e si fa riferimento a standard volontari.

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