Sul mercato del pesce chiuso per motivi igienici interviene duramente Ascom che attacca il Comune. Responsabile per aver trascurato in tutti questi anni il problema. Lattuale decisione delle autorità sanitarie di impedire il commercio del pescato nella storica sede di piazza Cavour non può essere imputata alla «responsabilità del Comune - premette una nota firmata dai responsabili Ascom dei settori alimentari (Fida), mercati (Feseo) e ristoratori (Fepag) - Ma lamministrazione è responsabile in generale, per non aver agito prima, quando i problemi si sono palesati decenni orsono».
E non si è trattato di un caso, secondo Ascom. Ma di una scelta precisa, visto che chi da decenni governa Genova, quando ha voluto, è stato in grado di risolvere i problemi. «Gli operatori del mercato del pesce, se messi in condizione, non rifiuterebbero a priori un trasferimento così come è avvenuto, ad esempio, per il mercato ortofrutticolo - vanno già duri Roberto Panizza, Oscar Cattaneo e Giorgio Bove - Il problema è che lamministrazione comunale non ha creato queste condizioni, mentre ha preferito dedicarsi alla creazione di altre strutture quali, ad esempio, Fiumara o Ipercoop, per le quali gli spazi si sono trovati».
La chiusura del mercato del pesce è un danno, oltre che dimmagine, anche di garanzia per tanti ristoranti che non hanno più una struttura dove si esercita il controllo di qualità sulla merce e di trasparenza sui prezzi. Per questo, conclude Ascom «occorre che il Comune intervenga con una moratoria» e con lindividuazione immediata di una struttura alternativa.
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