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La Merkel finisce in mutande per «spingere la domanda» di una casa di lingerie tedesca

«Facciamo di tutto per incentivare la domanda». Non si è fatta problemi l’azienda tedesca Bruno Banani, specializzata in abbigliamento intimo e profumeria, ad ammettere nel suo slogan di aver esagerato. E in effetti, pur di vendere e far decollare i saldi, si è spinta fino alla provocazione pura. In barba al potere e alle istituzioni - e in nome del mercato - ha messo i politici in mutande. Letteralmente. Li ha mostrati, con quell’aspetto un po’ ridicolo, senza veli come nella piena intimità, nei manifesti pubblicitari ritoccati per l’occasione. Da Steinmeier a Westerwelle, passando per Gysi e Von der Leyen. Fino alla cancelliera tedesca, simbolo di serietà e rigore. In versione prosperosa, hanno mostrato una Angela Merkel in slip e reggiseno lilla. Un gesto irriverente, che ha raggiunto l’obiettivo: attirare l’attenzione e far parlare di sé. E sulla stampa si è immediatamente aperto il dibattito: «È consentito usare così la cancelliera in pubblicità?», ha chiesto il tabloid Bild.

«Merkel mezza nuda e ritoccata, cosa significa?». Forse, davvero, il re è nudo?

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