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La Merkel rilancia l’asse Berlino-Parigi

È poi andata a Bruxelles per visitare Ue e Nato. Previsto un viaggio a Roma

da Parigi

La nuova «coppia franco-tedesca» dispensa sorrisi a destra e a sinistra nel giorno del suo battesimo ufficiale. Jacques Chirac, 73 anni, e Angela Merkel, 51 anni, cercano di ricostruire - di fronte a uno stuolo di fotografi, telecamere e giornalisti - l'atmosfera di fiducia reciproca e d'intesa personale che in altri tempi ha reso celebri le relazioni de Gaulle-Adenauer, Giscard-Schmidt e Mitterrand-Kohl. Negli ultimi sette anni Chirac è parso a suo agio col cancelliere Gerhard Schröder, ma per le relazioni franco-tedesche il periodo non è stato privo di difficoltà. Soprattutto al vertice europeo del dicembre 2000, a Nizza, la tensione tra le due sponde del Reno è venuta in superficie, circostanza che ha poi spinto i due leader a intensificare il ritmo dei loro incontri informali. L'estate scorsa la Merkel ha compiuto un viaggio di «prospezione» all'Eliseo, come per tastare il terreno in vista del suo probabile accesso alla cancelleria.
Poi, però, le elezioni l'hanno resa meno raggiante di quanto i sondaggi lasciassero credere. L'altroieri l'elezione al cancellierato è stata l'espressione di una coalizione larga quanto eterogenea e dunque difficile. Col suo viaggio lampo all'Eliseo - colazione, conferenza stampa e foto di famiglia - la Merkel ha voluto dimostrare che il rapporto con la Francia continuerà ad avere un peso fondamentale nella politica estera tedesca. Chirac le ha risposto con due baciamano, che hanno preso il posto delle pacche sulle spalle con cui s'era abituato a salutare l'«amico Gerhard».
La Merkel ha sottolineato come «la relazione amichevole tra Francia e Germania» sia «non solo importante per i nostri due Paesi ma essenziale per l'insieme dell'Europa». Poi ha guardato Chirac e ha aggiunto: «Spero proprio che riusciremo a rendere sempre più cordiale la nostra relazione». Il presidente le ha risposto: «L'esperienza dimostra che - se noi non ci intendiamo - il sistema si blocca e l'Europa diventa un po’ come un'auto con un pezzo rotto». In realtà sia Chirac sia la Merkel davano ieri l'impressione di non essere al meglio della loro situazione politica. La cancelliera è freschissima di nomina e non sa ancora come riuscirà a gestire la propria maggioranza. Il presidente è sul viale del tramonto, visto che il suo mandato scade nel maggio 2007 e le sue speranze di ricandidarsi sono ridotte a un lumicino.
La prova del fuoco per le relazioni franco-tedesche verrà a metà dicembre col vertice comunitario destinato a esaminare i problemi finanziari dell'Ue. Parigi spera d'ottenere l'incondizionato sostegno di Berlino nella difesa della Politica agricola comune (Pac), ma i timori di un raffreddamento della posizione tedesca a questo riguardo cominciano a turbare i sonni francesi.
Nel pomeriggio la Merkel è andata a Bruxelles a visitare istituzioni europee e Nato. All'Europarlamento, dove è stata accolta dal presidente Josep Borrell, la cancelliera ha detto: «L'Ue ha bisogno della Costituzione... noi non dobbiamo abbandonare il Trattato costituzionale. Possiamo concederci una pausa di riflessione, ma vogliamo dare il nostro contributo a qualunque iniziativa destinata a far entrare in vigore la Costituzione».
Alla Nato, Angela Merkel ha lanciato un triplice messaggio: impegno della Germania a favore del rilancio dell'alleanza, importanza dei rapporti tedesco-statunitensi e mantenimento della posizione defilata rispetto alla crisi irachena (no a forze tedesche in Irak neanche per addestrare le truppe di Bagdad, mentre forme di collaborazione del genere possono aver luogo sul suolo europeo). L'Agenda di Angela Merkel prevede ora missioni a Londra, Washington e Mosca.

«Verrò anche in Italia, ma la data è da stabilire», ha detto ieri la cancelliera.

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