Un mese per scegliere un nuovo segretario

Ecco cosa recita lo statuto del Pd all’articolo 3 che stabilisce le regole per l’elezione del segretario. L’articolo contempla le ipotesi di dimissioni individuali che precedono la naturale scadenza del mandato. «Il segretario nazionale rappresenta il partito, ne esprime l’indirizzo politico sulla base della piattaforma approvata al momento della sua elezione ed è proposto dal partito come candidato all’incarico di presidente del Consiglio dei ministri.
Se il segretario cessa dalla carica prima del termine del suo mandato, l’assemblea può eleggere un nuovo segretario per la parte restante del mandato o sciogliere anticipatamente l’assemblea stessa. Se il segretario si dimette per un dissenso motivato verso deliberazioni approvate dall’assemblea o dalla direzione, può essere eletto un nuovo segretario per la parte restante del mandato con la maggioranza dei due terzi dei componenti. Il presidente convoca l’assemblea per una data non successiva a trenta giorni dalla presentazione delle dimissioni. Nel caso in cui nessuna candidatura ottenga l’approvazione della maggioranza, si procede a nuove elezioni per il segretario e l’assemblea.


Il Segretario in carica non può essere rieletto qualora abbia ricoperto l’incarico per un arco temporale pari a due mandati pieni a meno che, allo scadere dell’ultimo mandato, non eserciti la funzione di presidente del Consiglio dei ministri per la sua prima legislatura. In tal caso il mandato è rinnovabile».

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