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Un messaggio dello Stato islamico chiede di colpire i civili e i militari

Il portavoce del gruppo invita a prendere di mira i membri della coalizione. E a Obama: "Una campagna aerea non basterà"

Miliziani dello Stato Islamico in parata per le strade di Raqqa, in Siria
Miliziani dello Stato Islamico in parata per le strade di Raqqa, in Siria

Il cosiddetto Stato islamico (Is) ha pubblicato ieri un nuovo messaggio del portavoce del gruppo, Abu Mohammed al-Adnani, un file audio lungo oltre quaranta minuti.

La voce del gruppo si scaglia contro gli Stati Uniti, che dice impegnati a portare una guerra "all'Islam e ai musulmani" e contro il presidente Barack Obama, di cui parla come di un uomo al soldo di Israele, deridendo anche la decisione di non inviare truppe, ma portare avanti una campagna aerea contro lo Stato islamico.

Al-Adnani accusa l'Occidente di essere stato a guardare i musulmani morire per mano di "ebrei, crociati, sciiti, cristiani, indù, atei e apostati" e di essersi disinteressati anche della guerra in corso in Siria, per poi "spargere lacrime di coccodrillo" sulla morte degli sciiti e dei cristiani uccisi dallo Stato islamico. Parla di una "campagna finale dei crociati", spiegando che la coalizione contro lo Stato islamico fallirà e che gli uomini del gruppo "conquisteranno la vostra Roma, spezzeranno le vostre croci, renderanno schiave le vostre donne".

I gruppi jihadisti

Il messaggio del portavoce dell'Is si rivolge anche ai gruppi jihadisti attivi nel Sinai egiziano, impegnati contro l'esercito dei "guardiani degli ebrei", che loda per le loro azioni, e ai gruppi islamisti in Libia, a cui chiede invece di unirsi per essere più forti.

Una critica più forte è riservata ai sunniti dello Yemen. Al-Adnani chiede perché i ribelli houthi siano riusciti a entrare nella capitale Sanaa, senza che "autobomba, cinture esplosive e ordigni" li accogliessero.

Colpire civili e militari

Ai mujahidin, il portavoce dello Stato islamico chiede di colpire soldati, polizia, forze di sicurezza e di colpire anche i cittadini di quei Paesi che si sono uniti agli Stati Uniti nella coalizione contro l'Is.

"Vi è consentito distruggere il loro sangue e le loro ricchezza, perché il discrimine non è dato dagli abiti che si indossano", e quindi tra civili e militari non c'è differenza, perché l'unica protezione è data "dall'Islam o da un accordo".

538em;">Al-Adnani non si limita a suggerire di colpire indiscriminatamente, ma suggerisce anche, "se non sarà possibile trovare un ordigno improvvisato o un proiettile", per colpire americani, francesi e i loro alleati, di "rompergli la testa con un sasso, o ucciderli con un coltello" e ancora indica altri modi per uccidere le persone prese di mira.

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