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«Messina e Reggina navigano nei debiti»

Roma. «Intendiamo ricorrere al Consiglio di Stato contro il Messina», Giuseppe Gazzoni Frascara, il patron del Bologna, ha confermato in una intervista rilasciata a Sky Sport per Sport Time, che il Bologna non molla, e dopo la sentenza del Tar del Lazio di martedì attacca frontalmente il sistema sportivo, il Messina e la Reggina. L’azionista di maggioranza del Bologna è da tempo in trincea contro il doping amministrativo e passa per un grande moralizzatore del pallone. Forse ha ragione, forse vede le streghe per coltivare i propri interessi; sta di fatto che non ha nessuna intenzione di arrendersi e dopo le parole («Io sono retrocesso perché ho messo a posto i conti, gli altri no perché hanno comprato dei centravanti indebitandosi ancora di più») mostra i fatti.
Negli stralci dell'intervista forniti dall'emittente, ha proseguito: «Dopo la decisione del Tar, da qui in avanti chiunque potrà accedere all’iscrizione al Campionato pagando quando gli garberà. La Reggina ha 16 milioni di euro non pagati, non transati e non rateati e non ha rilasciato le fideiussioni previste dalla legge, chiederemo chiarimenti alla Federazione. Noi abbiamo pagato puntualmente e giochiamo in Serie B».

Se è vero, è una beffa che brucia parecchio.

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