Un bosniaco di circa quarantanni è stato arrestato ieri a Vienna dopo aver tentato di entrare nellambasciata degli Stati Uniti con lapparente intenzione di compiervi un attentato. Luomo, ha riferito la polizia austriaca, aveva con sé uno zainetto che conteneva dellesplosivo, alcune granate, molti chiodi e un libro di argomento religioso islamico.
Verso mezzogiorno il bosniaco, che vive nella regione della Bassa Austria, ha cercato di introdursi nella sede diplomatica americana, che si trova nella Boltzmanngasse, una strada nel centro della capitale. Il tentativo non ha però avuto successo, perché il contenuto dello zainetto ha attivato il metal detector collocato allingresso dellambasciata. A questo punto, luomo si è dato alla fuga di corsa, abbandonando il suo carico in una via poco distante, la Pfluggasse. Pochi minuti dopo la polizia lo ha raggiunto e arrestato. Nessuno ha riportato ferite.
Mentre luomo veniva condotto via per essere interrogato, gli artificieri hanno verificato il contenuto dello zainetto. Ai giornalisti è stato poi spiegato che gli esperti non sono ancora riusciti a determinare con certezza se gli ordigni che luomo portava con sé fossero effettivamente in grado di esplodere. Quanto ai chiodi, il portavoce della polizia viennese ha detto che «nella borsa ce nerano tantissimi. Se ci fosse stata unesplosione avrebbe provocato un enorme effetto shrapnel».
Dopo larresto unampia area intorno allambasciata è stata chiusa al traffico e anche diverse linee tranviarie del centro, in una zona che è solitamente molto frequentata anche da turisti, sono state temporaneamente deviate, provocando disagi e confusione. Pattuglie con cani addestrati a fiutare esplosivi sono inoltre state inviate a battere larea.
Il portavoce della polizia ha detto che durante linterrogatorio il bosniaco, che parla un tedesco approssimativo, «si è espresso in un modo piuttosto confuso», aggiungendo che - al di là della pubblicazione trovata nello zainetto, che un qualche significato dovrà pur averlo - non sarebbero emersi elementi che confermino in modo evidente i suoi legami con lislam.
Rimane il fatto che in Austria la minaccia terroristica di matrice islamica crea negli ultimi tempi molta preoccupazione. Il mese scorso tre persone di origini arabe erano state arrestate in seguito alle indagini su un video, circolato su internet, nel quale Austria e Germania venivano minacciate di attentati se non avessero ritirato i propri militari dallAfghanistan. Quattro giorni fa linchiesta ha fatto emergere, sempre su internet, una lista di politici austriaci e stranieri potenziali obiettivi di attentati.
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