Anche se il picco della fase fredda artica è stata raggiunta nel fine settimana, ancora per qualche giorno una profonda depressione atlantica continuerà a condizionare il meteo dell'Italia con nuove occasioni per piogge e soprattutto la caduta della neve. Bassa pressione, quindi, e accumuli che potranno essere notevoli non soltanto sulle aree alpine e appenniniche.
In arrivo tanta neve
Sono numerose le immagini delle webcam che mostrano Aosta, a 550 metri sul livello del mare, con la prima vera nevicata stagionale: il clou, però, deve ancora arrivare con i fiocchi bianchi che cadere a partire da quote collinari sulle zone alpine, ovvero dai 700 metri, per salire oltre i 1.300-1.400 metri sull'Appennino. Se le nevicate sono iniziate già domenica sera, sarà soprattutto lunedì 24 novembre che cadranno copiose per l'arrivo di un fronte dalla Francia pilotato sempre da correnti fredde settentrionali.
Oltre 50 cm, ecco dove
"Si prevedono accumuli importanti, soprattutto sulle Alpi di confine (Val d'Aosta, Piemonte occidentale, Alta Lombardia, Alto Adige). Località rinomate come Courmayeur e Livigno potrebbero vedere la neve fresca raggiungere e superare il mezzo metro di spessore entro martedì mattina", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it. Insomma, un altro bel carico di neve per la gioia degli operatori turistici e della stagione sciistica che comincia sotto i migliori auspici.
Cos'è il gelicidio
Sulle zone pianeggianti, anche se non cadrà la neve, si potrà verificare un fenomeno insidioso soprattutto per la viabilità: stiamo parlando del "gelidicio" chiamato anche "pioggia congelantensi", ovvero quando la pioggia, o la pioviggine, rimane allo stato liquido anche quando la temperatura esterna è inferiore a 0 °C. In questo modo si solidifica immediatamente una volta a contatto con il terreno rendendolo scivoloso a causa di uno sottile strato di ghiaccio. Il fenomeno avviene perché "l'aria fredda nei bassi strati (vicino al suolo) non sarà sufficiente a mantenere la neve fino in pianura, a causa di uno strato d'aria più mite in quota (inversione termica), che farà sciogliere i fiocchi prima che tocchino terra", aggiungono gli esperti.
La tendenza successiva
Il maltempo terrà sotto scacco il Centro-Nord almeno fino a martedì 25 novembre: da mercoledì nubi e piogge si trasferiranno all'estremo Sud e sulla Sicilia con un primo miglioramento sulle regioni
centro-settentrionali. Farà ancora freddo, però, a causa dei venti da Nord che contribuiranno a mantenere temperature inferiori alle medie del periodo e, durante la notte, anche sotto lo zero sulle zone di pianura settentrionali.