
Se ne parla ormai da giorni: in queste ore l'anticiclone africano si sta espandendo ulteriormente sul Mediterraneo e su gran parte del nostro Paese con temperature massime che sono destinate a schizzare ulteriormente verso l'alto con valori diurni in grado di superare abbondantemente i 40°C con potenziali punte da record in alcune zone del Sud. Il caldo, quindi, potrebbe essere da record.
Dove colpirà il caldo estremo
Non è un caso che gli esperti del settore parlino di "fiammata africana" visto che sarà la più intensa di questa stagione e, potenzialmente, degli ultimi anni. Se già da oggi il caldo aumenterà a vista d'occhio, massima attenzione soprattutto alla giornata di martedì 22 luglio quando Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna potranno registrare temperature localmente superiori a 42-44°C all'ombra. "Un'ondata di calore di portata eccezionale su gran parte dell'Italia meridionale - spiega Mattia Gussoni de Ilmeteo.it - Si prevedono scostamenti significativi rispetto alle medie climatiche, con anomalie di +8/+10°C a 1500 metri di quota. Questa situazione si tradurrà in valori termici estremi e potenzialmente da record in molte zone".
È importante sottolineare, però, che le temperature non saranno così elevate dappertutto: soltanto nelle zone più lontane dal mare e in presenza di altre condizioni meteo (l'attivazione di venti secchi e caldi) si potranno eventualmente toccare valori da record e comunque così elevati tali da superare i 40°C. In ogni caso sarà la più significativa ondata di calore di questo 2025.
Nord tra caldo e nubifragi
Le regioni settentrionali, invece, rimarranno più ai margini della fiammata africana ma le temperature massime non saranno di certo "clementi": valori intorno ai 36-38°C sulle pianure di bassa Lombardia, basso Veneto ed Emilia-Romagna. Attenzione, però, perché tutta la calura accumulata nei bassi strati farà da miccia all'aria instabile e fresca in quota con temporali, grandinate e locali nubifragi nella giornata di martedì. "Le regioni del Nord saranno quelle maggiormente esposte a precipitazioni, con la possibilità di accumuli di pioggia che potrebbero superare i 100-150 mm in poche ore – un volume equivalente a quello dell'intero mese concentrato in un lasso di tempo limitato", aggiunge l'esperto.
Il ritorno a un'estate "normale"
Per la fine del caldo record al Sud e sulla Sicilia (che sarà comunque più calda rispetto alla Sardegna) bisognerà attendere la giornata di venerdì 25 luglio quando arriverà il Maestrale a spazzare via la calura
africana con un netto calo termico anche superiore ai 10°C e il ritorno a condizioni atmosferiche più sopportabili. Ancora piogge e acquazzoni, invece, sulle regioni centro-settentrionali specialmente durante le ore pomeridiane.