
Quando siamo entrati nella settimana di Ferragosto, l'anticiclone africano è tornato a picchiare duro da alcuni giorni: il caldo portato da Caronte, come lo hanno chiamato gli esperti, dal Nord Africa al Mediterraneo sarà ancora più intenso nei prossimi giorni prima di una svolta che, al momento, non sembra comunque così vicina.
Le temperature più elevate
La "cupola" africana provocherà lievi ulteriori aumenti termici oltre al tasso d'umidità che renderà le condizioni ancora più insopportabili. In molte città e regioni di 36-38°C saranno di casa: al Nord questo accadrà soprattutto su Lombardia ed Emilia-Romagna, al Centro le più calde saranno Umbria e Lazio, per il Sud la Campania. I 40°C, però, saranno sfiorati se non raggiunti dalla Toscana. "Sarà una settimana bollente, probabilmente la più calda dell’estate, pertanto cercate di proteggervi nelle ore più calde perché con queste temperature non si scherza", ha spiegato Antonio Sanò, direttore de Ilmeteo.it.
"Notti tropicali"
Visto lo scarso ricambio d'aria e la forza di questo anticiclone, non bisogna illudersi che di notte si avrà un gran refrigerio: infatti saranno molte le località che non scenderanno mai al di sotto dei 23-24°C con quelle che gli esperti definiscono "notti tropicali" che si verificano quando gli alti tassi d'umidità non fanno disperdere come si dovrebbe il caldo accumulato nelle ore diurne.
La tendenza per Ferragosto
Come detto, la situazione atmosferica rimarrà come "bloccata" per tanti altri giorni: nessuna novità, dunque, nemmeno per venerdì 15 agosto dove l'anticiclone sarà protagonista. Saranno favoriti, quindi, viaggi e gite all'aperto sia per Ferragosto ma anche per il week-end 16-17. "Non si intravedono peggioramenti. Attenzione soltanto alle aree di montagna ove saranno possibili temporali", sottolinea Sanò alludendo alle aree alpine.
Quando avremo un cambiamento
Non sono incoraggianti le proiezioni dei modelli matematici per i prossimi giorni visto che il caldo africano rimarrà ben saldo per tutta la settimana. Qualcosa potrebbe cambiare soltanto dalla metà della prossima settimana ma è ancora prematuro stilare una previsione dettagliata.
"I modelli non mostrano rotture importanti dell’anticiclone almeno fino al 20, ma anche per motivi di calendario ci aspettiamo un indebolimento della pressione e un possibile peggioramento verso fine mese, indicativamente dal 22-23 in poi", conclude l'esperto.