I punti chiave
Anche se l'attualità ci dice che le condizioni meteo sul nostro Paese stanno per cambiare in maniera repentina per l'arrivo del ciclone Medusa che porterà tante piogge, temporali e soprattutto un importante calo termico, il nostro sguardo stavolta si rivolge verso il Nord Europa dove la settimana prossima prenderà corpo la prima ondata di gelo con nevicate anche sulle zone pianeggianti di Russia e Scandinavia.
La tendenza a medio termine
Le mappe dei principali modelli meteorologici, infatti, vedono la discesa di un nocciolo gelido direttamente dalle zone artiche colpire direttamente la Russia ma anche Svezia, Norvegia e Finlandia. "Se ciò dovesse essere confermato è lecito attendersi un crollo verticale delle temperature con valori termici ben sotto le medie climatiche", hanno spiegato gli esperti de Ilmeteo.it. La neve potrebbe arrivare anche a quote pianeggianti pure sui Paesi Baltici ma non sono esclusi fiocchi pure su Polonia e Ucraina. Ricordiamo che attualmente anche queste zone vedono un clima con temperature superiori alle medie climatiche del periodo con valori diurni anche di 20°C e localmente superiori ma tra una settimana si potranno registrare zero gradi anche in pieno giorno.
I giorni della discesa d'aria gelida sono compresi tra il 20 e 22 ottobre, una settimana da adesso e una tendenza a medio termine che, logicamente, andrà confermata. È questo il chiaro sintomo che le zone artiche si vanno via via raffreddando sempre di più a causa della stagione autunnale che avanza e, di conseguenza, le ore di luce sempre più scarse. Il gelo, quindi, si va ad accumulare proprio come fosse un "serbatoio" pronto a scendere di latitudine ogni volta che le condizioni saranno favorevoli.
I riflessi in Italia
Ma cosa accadrà sul nostro Paese e sul Mediterraneo? "Al momento il nostro Paese resterebbe fuori dai giochi, sul bacino del Mediterraneo nelle prossime settimane prevarranno molto probabilmente le correnti umide atlantiche che porteranno tanta pioggia come non si vede da tanto tempo", spiegano gli esperti. D'altra parte, a metà-fine ottobre è molto difficile che ondate di aria fredda in piena regola possano arrivare in Italia, solitamente da novembre iniziano le prime incursioni gelide.
Per il freddo, quindi, ci sarà ancora da attendere ma non per piogge, temporali e acquazzoni con ombrelli e impermeabili che dovranno essere tirati fuori da nord a sud a partire dalla giornata di domenica 15 ottobre: è confermata l'ondata di maltempo che diventerà più intensa soprattutto tra lunedì e giovedì al Centro-Nord e successivamente anche al Sud.
Le mappe delle piogge vedono una distribuzione abbastanza omogenea con accumuli più importanti al Nord e sulle aree tirreniche (specialmente Lazio e Campania): più ai margini da piogge importanti, per adesso, soltanto la Sicilia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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