Metrò, l’aria condizionata ha il profumo del miraggio

La gara d’appalto solo sulla carta è uno dei tanti dubbi sul tanto decantato rafforzamento delle linee A e B

Metrò, l’aria condizionata ha il profumo del miraggio

Rimane avvolta nel mistero la situazione di Met.Ro. e della società di sua proprietà che si occupa della manutenzione, Ogr (Officine grandi revisioni). Al di là delle parole ufficiali, pronunciate venerdì dal sindaco Veltroni, dal presidente di Met.Ro., Stefano Bianchi e dall’amministratore unico di Ogr, Giovanni Sebastiani, rimangono infatti molti dubbi sull’effettiva gestione dei lavori sui convogli di linea A, B e Roma-Lido.
L’aria condizionata innanzitutto. Il Campidoglio ha annunciato che entro il 2013, 119 treni delle tre linee saranno dotati di condizionamento. Ai 53 della Caf (e quindi nuovi) se ne andranno ad aggiungere altri 66 inseriti nel piano di «revamping» (un restyling che riguarda anche le parti meccaniche). Qui cominciano i problemi. La gara d’appalto bandita da Atac per avviare l’istallazione dell’aria condizionata è ancora sulla carta. E i tempi si prospettano lunghi. Con la conseguenza che, per esempio, il primo treno su cui sta per essere completata la revisione straordinaria da parte di Ogr, rischia seriamente di tornare sui binari senza la nuova climatizzazione.
Ma è su tutta la revisione generale che la situazione è oscura. La nuova società deve operare su 31 treni della linea B mentre il «revamping» (previsto originariamente) è stato passato, come detto, ad Atac. Che però non ha i mezzi per realizzarla. Risultato, è stato affidato a ditte esterne che opereranno nelle stesse officine di Ogr. Ancora più assurdo se si pensa che su 15 convogli della Roma-Lido, Ogr dovrà realizzare (il primo è stato quasi completato) proprio il solo «revamping».
La situazione del materiale rotabile, poi, è critica. Molti treni hanno già percorso oltre 2 milioni di chilometri (secondo il presidente Bianchi, invece, sono sul milione e mezzo), quando la revisione straordinaria andrebbe effettuata ogni milione. Già nella delibera comunale del 2 febbraio 2006, in effetti, si parlava di «conseguenza negative sullo stato dei rotabili in esercizio» (in seguito alla pessima gestione effettuata da Trenitalia) e di «uno stato del materiale rotabile delle linee metropolitane che costituisce un fattore critico estremamente rilevante ai fini del conseguimento degli obiettivi di regolarità ed economicità del servizio di trasporto». E adesso sono passati altri due anni.
Per tutti questi motivi martedì prossimo si riunirà la commissione Trasparenza del Comune per valutare il caso Ogr. «È giunto il momento di fare chiarezza sul ruolo attuale della società e sui progetti futuri per la medesima», dice il presidente della commissione Roberto Rastelli (Udc). Anche la situazione finanziaria non è florida. Nonostante i contratti siano stati girati da Met.Ro. ad Ogr e il nuovo personale verrà assunto a breve (32 operai entro fine anno, 66 entro febbraio), la società di Bianchi continua a girare ad Ogr solamente i soldi per pagare gli stipendi.

«La colpa - dice lo stesso presidente - è della Regione che da un anno e mezzo non paga il contratto di servizio». Vero, da rilevare, però, che il bilancio della società è in pareggio e che Met.Ro. ha una linea di credito con Bnl e Monte dei Paschi di Siena di circa 100 milioni di euro.

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