In metropolitana si accende la tv: poche notizie, tanta pubblicità

Potrebbe sembrare uno scenario di qualche film di fantascienza ambientato in un futuro lontano, ma in realtà già dal primo marzo scorso gli utenti della metropolitana possono usufruire di un nuovo servizio di tele-notizie che pare abbia riscosso un discreto successo nel metrò milanese. Informazione, intrattenimento, comunicazione sociale e pubblicità è il palinsesto «in onda» su alcuni monitor al plasma installati presso le banchine delle fermate di Termini (linea A e B), Ottaviano, Cipro-Musei Vaticani e Battistini. Il progetto è nato da un accordo tra la Telesia, che ha realizzato il «Tele-news» anche per Milano e l’Atac. Il notiziario metropolitano sarà esteso a giugno coprendo con 100 monitor le restanti stazioni. In merito al nuovo network si è espresso ieri, Fabio Desideri, capogruppo della Dc, il quale, dopo un attento monitoraggio ha riscontrato alcuni problemi e ha espresso forti dubbi nei confronti del nuovo servizio. «Due giorni fa, - dice Desideri - abbiamo effettuato un controllo dei monitor già installati. Alla stazione Termini in direzione Anagnina, in circa dieci minuti sono passati sui monitor 13 spot pubblicitari, mentre sulla metro B ne sono passati circa 16 a fronte di soli due treni transitati». Le notizie diffuse attraverso i monitor «erano in tutte le lingue meno che la nostra».

A quanto pare un servizio futile rispetto ai tanti problemi che la metropolitana della capitale sta affrontando in questo periodo; oltre i numerosi blocchi degli ultimi tempi anche i ritardi sui lavori della stazione Manzoni. Sempre Desideri conclude dicendo che si tratta di «iniziative di scarso interesse e poco utili ai cittadini, la nostra città, non ha bisogno di un grande fratello sotterraneo».

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