Tempi moderni e le idee non camminano più sulle gambe degli uomini. Almeno non solo. E allora ecco la nave azzurra di Silvio Berlusconi, il Tir giallo di Romano Prodi, il pullman «Stranamore» di Filippo Penati. Una carovana che si allunga con il «camper rosa» delle donne di Alleanza nazionale varato ieri mattina alla Festa Tricolore di Largo Marinai dItalia dallonorevole Daniela Santanchè.
«Perché il camper? Perché è sinonimo di famiglia - spiega la pasionaria della destra -. Un mezzo che le famiglie utilizzano per le vacanze sia destate che dinverno. E a noi consentirà di partire e di percorrere tutta lItalia. Andare in giro a raccogliere le richieste soprattutto delle donne italiane». Percorso già stabilito e tappe in tutte le principali città della penisola fino al giorno delle prossime elezioni politiche. Di colore bianco, i profili rosa e scritte sulle fiancate («Le donne di An decisive per vincere»), dopo la presentazione milanese farà la prima tappa il 13 ottobre a Palermo, quindi si trasferirà nel Lazio. Assolutamente politically correct il programma. La Santanchè, infatti, spiega che oltre ad essere vicine alle donne italiane le donne An del camper andranno al seguito di Gianfranco Fini nei suoi spostamenti durante la campagna elettorale. «Saremo con il nostro presidente - assicura la Santanchè in un periodo in cui dentro il partito abbondano i mugugni - precedendolo nelle sue tappe». Inevitabile un buffetto a Milano. «È la città dove io sono nata politicamente e mi è sembrato giusto partire da qui». E, tanto per cominciare, una stilettata alla concorrenza. «Il Tir di Prodi è sparito, speriamo che questo camper rimanga fino al giorno delle elezioni». Che, per Milano, saranno doppie dato che bisognerà anche trovare un successore a Gabriele Albertini. «La candidatura di Letizia Moratti - assicura la Santanchè - è un buon segno allinsegna delle donne e sarebbe bello se Milano avesse un sindaco donna. Oltretutto la Lombardia è una regione felice per le donne perché An ha la percentuale più alta delle donne elette nel Parlamento italiano, in quello Europeo, nel Comune di Milano e in Regione». E un auspicio. «Non credo che quella di Ombretta Colli sia una candidatura di disturbo. Conosco Ombretta perché ho lavorato con lei quando ero consigliere provinciale e spero che prima o poi si possa trovare un accordo. Le divisioni non aiutano mai, anzi aiutano a perdere».
In chiusura della Festa tricolore il convegno rosa. Con la proposta della Santanchè di un emendamento per garantire alle donne una presenza nelle liste.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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