Metti le sere di luglio tra architettura e note barocche

Saranno le dolci melodie della musica Barocca a riscaldare le notti di luglio in Valle Scrivia. A partire da domenica 3 fino a venerdì 29, quattro concerti di musica Barocca animeranno le serate di Savignone, Busalla e Crocefieschi in un connubio artistico musicale che vuole portare alla scoperta delle architetture più affascinanti della valle attraverso le note del genere musicale reso celebre nel XVII secolo da Vivaldi e Bach.
Il cartellone della manifestazione «Note Barocche in Valle Scrivia... tra Musica e Architettura», prevede quattro concerti: il primo domenica 3 luglio alle 21 nella chiesa di San Pietro di Savignone (concerto per violino, organo e clavicembalo), il secondo appuntamento è sabato 9, sempre alle 21 e a Savignone, ma questa volta nella chiesa di San Bartolomeo di Vallecalda (concerto per soli, coro e basso continuo), la terza esibizione andrà in scena a Villa Borzino a Busalla, sabato 16 alle 21 (concerto per flauto e clavicembalo), mentre chiude la rassegna il concerto di venerdì 29 alle 21 presso la chiesa di Santa Croce a Crocefieschi (concerto per due soprani e basso continuo).
«Si tratta di quattro concerti per organi diversi che prevede un’offerta musicale di alto livello con artisti internazionali - ha spiegato il soprano barocco Danila Aita durante la presentazione della rassegna -. I concerti saranno tutti gratuiti e offriranno ai turisti, ma anche ai residenti della Valle, la possibilità oltre che di fruire della musica, di scoprire architetture di grande pregio».
Se dal punto di vista musicale l’offerta dei concerti è di alto livello (tra i nomi spiccano la clavicembalista koreana Kim Ji Eun, la flautista Daorsa Dervishi, il violinista Pierluigi Mencattini, l’organista Walter D’Arcangelo e il maestro Valentino Ermacora), dal lato artistico/architettonico non è da meno. «Abbiamo scelto tre chiese barocche che conservano al loro interno opere di pregio di artisti come il Carbone e il Maragliano - ha spiegato l’architetto Silvana Balbi -. Per quanto riguarda Villa Borzino si tratta invece di un’architettura dei primi del 900 basata sul modello delle ville genovesi cinquecentesche».
L’ultima componente che rende perfetta l’amalgama tra le note barocche e le splendide architetture sopra descritte, è la ricerca dell’acustica perfetta, studiata e trovata dal maestro Valentino Ermacora.

«Le tre chiese hanno dei tipi di acustica differenti e per questo abbiamo studiato, per ognuna, il concerto che meglio vi si adatta - ha svelato -. A Villa Borzino, invece, suoneremo nella Sala della Musica, un luogo che si presta perfettamente ad ogni tipo di composizione».

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