«Mezz’ora davanti all’assassino con la pistola»

«Mezz’ora davanti all’assassino con la pistola»

«Ho passato una mezz’ora che non dimenticherò per il resto della mia vita». Piero Fratarrigo, 48 anni, il vicino di casa che per mezz’ora domenica mattina ha intrattenuto sul ballatoio di casa Carlo Trabona, il pensionato che ha ucciso due uomini, la moglie e poi si è suicidato, è ancora molto scosso. «La Polizia mi aveva suonato al citofono dicendomi di non aprire a nessuno», ha proseguito nel racconto Fratarrigo, «nel frattempo sento suonare il campanello della porta e la voce di Trabona che mi dice: “sono il tuo vicino ho un problema”. Apro e vedo la moglie a terra esanime. Gli ho chiesto cosa stesse facendo e lui mi ha risposto con queste parole: “L’ho ammazzata, mi tradiva con questo e con quello. Ho ammazzato anche lui (Loreto Cavarretta, ndr). Sono andato giù, gli ho sparato insieme al fratello”». Il racconto di Fratarrigo si fa concitato: «Sono rimasto con lui sul ballatoio per mezz’ora e cercavo di tenerlo tranquillo. Lui era lì con la pistola spianata e gli ho detto di tenerla giù altrimenti me ne sarei andato. Lui la teneva dietro la schiena e tra me e me pensavo che poteva perdere la testa e uccidere anche me. Mi ha detto: aspetto la Polizia e poi mi sparo e muoio sopra mia moglie». La donna secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stata uccisa con quella che sembra proprio un’esecuzione. dopo che il marito l’ha fatta inginocchiare.
Domenica mattina a Molassana, si è svolto l’epilogo di una storia familiare di violenza che emerge dal racconto delle figlie dell’uomo. «Una volta ho visto mia mamma con un occhio nero e mi sono preoccupata. Le ho chiesto se fosse stato papà ma lei ha negato. Mi ha detto no, papà è bravo sono caduta dalle scale»: ha raccontato alla polizia Maria Pina Trabona, una delle figlie di Carlo. Un episodio che sarebbe il culmine, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, di una lunga escalation di violenze domestiche, dovute principalmente alla falsa convinzione di Trabona che la moglie, la sua Nina, lo tradisse col dirimpettaio e amico, Loreto Cavarretta. Ieri mattina Maria Pina e Caterina Trabona sono andate a parlare col pm Vittorio Ranieri Miniati per chiedere quando sarà liberato l’appartamento di via Piacenza teatro di una parte della strage: è infatti sul ballatoio dell’appartamento che il muratore in pensione ha ucciso la moglie, sparandosi poi alla tempia. Sempre ieri il pm ha dato l’incarico al medico legale Marco Canepa per l’autopsia sui quattro corpi.

Intanto gli agenti della squadra mobile di Genova hanno identificato il proprietario della pistola con cui Trabona ha sparato ieri mattina, che risulterebbe rubata nel 1979. L’uomo, di cui non sono state ancora diffuse le generalità, è già stato sentito. Intanto (...)

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