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Mezzalama, maratona per alpinisti da record

Parte domani la gara di scialpinismo più dura del mondo 45 chilometri sul filo dei 4mila metri del Monte Rosa

Al via domani il Mezzalama dei record: 16 edizioni, 74 anni di storia, 800 partecipanti per la gara di scialpinismo più dura del mondo. Non sarà ancora sorto il sole quando alle 5,30, partirà da Cervinia la lunga cavalcata scialpinistica del Trofeo Mezzalama: 45 chilometri sul filo dei 4000 metri del Monte Rosa (punto più alto la Punta Castore a 4200 m), 2862 metri di dislivello in salita e oltre 3000 in discesa per arrivare, con gli sci e le pelli di foca, i ramponi, le corde e le piccozze, a Gressoney La Trinité.
Dal 1933 ad oggi
L'epica competizione si svolge in Val d'Aosta ma fu istituita nel 1933 dallo Ski Club Torino e dal Club Alpino Accademico Italiano per commemorare l'amico Ottorino Mezzalama morto nel '31 sotto una valanga mentre stava per portare a termine la prima traversata delle Alpi con gli sci.
Il Trofeo Mezzalama è, pertanto, la più antica, la più alta e la più dura gara di scialpinismo del mondo. Una cavalcata a squadre da tre, legati in cordata (e immaginate cosa voglia dire sciare in discesa legati, fuori pista e su pendii ripidissimi!), così da garantire la sicurezza sul terreno glaciale dove incombe l'insidia dei crepacci.
Numeri da record
Si tiene ogni due anni e in oltre settant'anni vi sono state «solo» 16 edizioni (compresa quella di domenica) a testimoniare delle difficoltà organizzative che esso comporta. Le prime sei si tennero ogni anno fino al 1938 con partenza dal Colle del Teodulo. Fece eccezione l'edizione del 1937 che venne percorsa in senso inverso, da Gressoney al Teodulo, perché la neonata funivia avrebbe permesso al pubblico di godere dello spettacolo del traguardo. Poi tornò a prevalere la logica del terreno. Il trofeo fu interrotto dal 1939 per la guerra e per le difficoltà organizzative. Rinacque biennale negli anni '70 con 4 edizioni (1971, 1973, 1975, 1978). Infine dopo una nuova interruzione, anche per cause economiche, con l'istituzione della Fondazione Mezzalama, nel 1997 rinasceva il Mezzalama moderno. Molto si deve alla Fondazione, alle Guide alpine, all'Esercito (che da sempre collabora all'organizzazione e presso la cui sede della Scuola Militare Alpina di Aosta è conservato l'unico Trofeo vinto appunto dalla squadra che seppe conquistare 3 Mezzalama consecutivi), ai volontari e alla passione dei valdostani.
Edizione speciale
Sostenuto da un crescendo di consensi, di attenzione mediatica e di partecipanti, l'edizione che si corre domenica 29 aprile supera il precedente record di 732 concorrenti, cioè 244 squadre, del 2003: alla partenza di Cervinia infatti si presenteranno 780 concorrenti per 260 cordate. In gara ci saranno i migliori scialpinisti di 14 nazioni del mondo (compresi, oltre ai Paesi tradizionalmente alpini, Stati Uniti, Spagna, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Andorra, etc.). Vincere il «Mezzalama» è come vincere la maratona di New York per un podista.
I favoriti
I pronostici sono difficili. Troppe variabili in gioco. Quest'anno i colori azzurri sono sventolati alti sul podio della Coppa del Mondo, logico dunque aspettarsi dai «nostri» un Mezzalama speciale. Le squadre favorite della vigilia sono comunque almeno 3: l'Equipe de France, con la coppia vincitrice della Pierra Menta 2007 (la più grande «preuve de ski alpinisme» francese) Florent Perrier-Gregory Gachet in cordata con uno dei vincitori dell'ultimo Mezzalama, il mattatore Patrick Blanc; il Team Valtellina, composto dal fortissimo valtellinese Guido Giacomelli, anch'egli vincitore del Mezzalama 2005, con l'altro italiano Jean Pellissier e il talento elvetico Florent Troillet; il Centro Sportivo Esercito 1 (quella stessa Scuola Militare Alpina per la quale militò e gareggiò lo scrittore Mario Rigoni Stern) composto da Dennis Brunod, Manfred Reichegger e Dennis Trento, cordata quest'ultima che ha dalla sua un forte affiatamento e una capacità di fare squadra decisamente superiore alle altre ma che patisce anche la quota. Outsider in grado di giocare brutti scherzi al terzetto citato il Team Swiss.
Il pronostico del Ct
Secondo il Ct degli azzurri Adriano Greco (fra gli alpinisti italiani impegnati al K2 nel 2004), il «tricolore sventolerà alto sia per gli uomini che per le donne. Vedremo domenica a Gressoney!».

Fra le donne, con il record di partecipazione femminile si prevede una bella battaglia fra l'Equipe de France di Corinne Favre-Natalie Bourillon-Véronique Lathuraz e il Team italiano della Fisi composto dalle dominatrici di tutte le gare di quest'anno, le valtellinesi Francesca Martinelli-Roberta Pedranzini e la valdostana Gloriana Pellissier.

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