Mezzo milione in piazza: se la città resta aperta la notte diventa un affare

Musica jazz, boutique aperte, accessori firmati in serie limitata: un mix vincente quello della notte bianca della moda. Tanto da riempire le vie del centro con oltre 500mila persone, 200mila in più rispetto all’anno scorso. Altro che saldi, l’evento lanciato da Vogue e dal Comune di Milano ha registrato il tutto esaurito. Confermando che la gente ha voglia di vivere la città anche di sera e che apprezza, e pure tanto, la formula del «fuori salone» collaudata dal design durante la settimana del mobile. I ristoratori registrano affari superiori del 20% rispetto a un giovedì normale. «Le presenze nei bar e nei ristoranti - spiega Pierantonio Galli, consigliere Epam - si possono paragonare a quelle dei periodi di fiera. In tanti hanno lavorato fino all’una». Boom di ingressi nei musei, aperti fino alle 23. Palazzo Morando, per la mostra della sartoria della Scala, è stato preso d’assalto da 2mila persone.
«È arrivato il momento - decreta Giovanni Terzi, assessore alla Moda - di smettere di dire che la politica deve investire meno soldi in eventi. I numeri ci danno ragione e serate come quella di giovedì generano introiti enormi e mettono in circolo l’economia». La conferma arriva anche dai negozianti di via Montenapoleone che, gioiellerie comprese, hanno venduto di più rispetto all’anno scorso, rispecchiando l’aumento del 20% degli affari già avviato dall’inizio dell’anno.
Da via Montenapoleone arriva anche una risposta, più che esplicita, al desiderio del sindaco Letizia Moratti di rendere pedonale la via bene di Milano: «Assolutamente no - mette in chiaro Guglielmo Miani a nome dei commercianti griffati - Siamo tutti d’accordo all’unanimità nel dire che la via deve rimanere aperta al traffico, così come è sempre stata». Il timore è infatti quello di ripetere quanto accaduto in corso Vittorio Emanuele quando è stato chiuso al traffico: «Dopo la pedonalizzazione, tutti i negozi chic hanno traslocato - fa notare Miani - e ora la via ha cambiato target ed è piena di catene in franchising. Non vogliamo che via Montenapo faccia la stessa fine. Non vogliamo cambiare nulla della nostra via. Semmai, questo sì, migliorarla, eliminando i pali in eccesso sui marciapiedi e migliorando le regole di carico e scarico delle merci».
Ben venga, secondo i commercianti «in», più vita in centro anche di sera. La provocazione lanciata durante la Vogue fashion night da Giorgio Armani, che ha definito la città «morta di sera», è stata accolta in pieno: «Cominceremo a tenere aperta via Montenapo con vari eventi - spiega Miani -. Uno il 21 ottobre, con una degustazione di vini, e un altro a novembre».
Quello di tenere il centro aperto fino a tardi è un sogno anche dell’assessore Terzi. «Milano morta? - risponde a re Giorgio - Solo in parte. Diciamo che la vita notturna è a chiazze, concentrata solo in alcune zone.

Certo, io vorrei che anche corso Vittorio Emanuele vivesse la sera, come se fosse un grande centro commerciale a cielo aperto, con ristoranti e bar aperti fino a tardi». Un altro progetto, tutto da realizzare, è ringiovanire anche la Galleria: «Questa è una grande scommessa - spiega Terzi - Potremmo reinventarla e animarla fino a mezzanotte».

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