«La mia celebrità al servizio dell’integrazione»


Ramona Badescu, lei è numero due nella lista civica per Alemanno. È pronta per la nuova avventura?
«Prontissima. Lo ritengo davvero un grande onore e ringrazio chi ha pensato a me».
Come è nata la sua candidatura?
«Da un impegno nel sociale che va avanti ormai da dieci anni. Un impegno finalizzato a far conoscere il popolo romeno e a combattere le generalizzazioni. Mi sono consigliata con Silvano Moffa (ex presidente della Provincia di Roma, ndr) e lui mi ha convinto che ho qualcosa da dire in politica».
La sua vuole essere una sorta di operazione di immagine a favore dei romeni in Italia?
«Guardi, io ho sempre sostenuto con fierezza che sono romena, anche se ormai sono cittadina italiana da 12 anni, e che sono una donna fortunata. Io credo che la maggior parte dei cittadini del mio Paese di origine rappresentino una fonte di ricchezza e di cultura. La Romania è bellissima e simile all’Italia, persino il nome è stato modificato da Traiano imperatore di Roma».
Lei si schiera con il centrodestra, ovvero con la parte politica che mette più l’accento su sicurezza e controllo dell’immigrazione. Perché?
«Io sono per l’iniziativa e la libertà. Ho vissuto tanto tempo sotto un comunismo estremo e so cosa vuol dire. La libertà, però, è una parola bella che deve responsabilizzare e far capire a tutti che ci vuole rispetto per chi ci circonda. Io vorrei far capire che in Italia ci sono tanti stranieri che lavorano duro, rispettano le regole, producono reddito e pagano le tasse. E quindi non hanno difficoltà a riconoscersi nel centrodestra».
Come vorrebbe la sua Roma?
«La vorrei più internazionale, con una scena culturale all’altezza, con i ristoranti aperti fino a tardi. Inoltre vorrei un numero verde bilingue e mi piacerebbe poter organizzare uffici di collocamento nei Paesi di origine per far capire di cosa c’è bisogno a Roma a livello di opportunità lavorative».
Rutelli l’aveva cercata. Perché ha scelto Alemanno?
«Mi aveva cercato l’entourage di Rutelli. Ma io non sono una donna di sinistra. Per paradosso avendo studiato il marxismo e il leninismo - io sono laureata in Economia - ho capito l’importanza dei valori della libertà e della libera iniziativa».
Ci sono stati contraccolpi sulla sua attività artistica?
«Ho dovuto rinunciare a fare l’ospite di Domenica in. Ma non importa perché credo in questa causa che è quella dell’integrazione. Credo sia necessario far capire che i romeni sono soprattutto persone perbene».
Se verrà eletta frequenterà davvero il consiglio comunale?
«Il mio impegno nasce da una convinzione profonda ed è solo l’inizio visto che intendo impegnarmi anche per le Europee. Non lo faccio per caso o per interesse. Lo faccio perché ci credo».
Lei fa parte dello star-system. Ha una vita che le consente di comprendere i problemi della quotidianità?
«Io, con grande umiltà, mi sono messa in una lista civica e non ho chiesto alcun aiuto. Ho avuto un’educazione sana e ho rispetto per la fatica, il lavoro e il denaro. Vado personalmente a fare la spesa e odio lo spreco».
Ha avuto modo di parlare con Berlusconi in merito a questa sua nuova avventura?
«In questo momento ha ben altro da fare.

L’ho conosciuto a Mediaset e anche al Bagaglino e mi ha stupito per l’umanità e per il modo di parlare con tutti allo stesso modo, dalla donna di servizio al direttore generale. Abbiamo bisogno di persone carismatiche come lui. Napoleone era un bambino rispetto a lui».
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