«La mia sfida: al più presto restituire il centro storico»

Presidente del Corvo, lo sa che lei è un caso delle ultime elezioni? Come ha fatto a vincere contro Stefania Pezzopane?
«Il mio è stato un risultato al di là di ogni aspettativa, ora lo posso dire».
Un distacco di oltre sette punti dalla presidentessa che entrava nelle case della gente, fotografata accanto a Obama, un piccolo mito qui all’Aquila.
«Sì, e poi la sinistra diceva che avremmo vinto solo per merito del governo. E invece abbiamo stravinto fuori dal cratere aquilano».
Riuscirà a insediarsi prima della commemorazione del 6 aprile? «Il 6 sarò sicuramente all’Aquila, anzi, il 5 notte, per la veglia a Collemaggio. In realtà mi insedierò martedì o mercoledì».
Si è sentito con la sua rivale?
«Mi ha chiamato la Pezzopane, ha espresso voglia di collaborare. Questo è un momento delicato, ci vuole un’opposizione costruttiva per dare una giusta risposta alle situazione».
Qual è la «situazione», adesso, all’Aquila?
«Oggi la gente ha bisogno soprattutto di punti di riaggregazione. E questo è un ruolo che solo il centro storico può ricoprire. Da questa necessità è partita la protesta delle carriole».
La parte buona della protesta delle carriole...
«Esatto, la parte buona, perché la manifestazione è stata poi strumentalizzata».
Lei crede che ora, a elezioni avvenute, si spegnerà il vigore di questa protesta?
«Assolutamente sì. Questo però non vuol dire che non dobbiamo sforzarci di ricreare un tessuto sociale, posti di ritrovo. Ora la gente si vede nei centri commerciali, ma non potrà essere sempre così».
Che rapporto ha con il sindaco Cialente, del Pd?
«Ci siamo sentiti. Anche lui mi ha offerto collaborazione. Una delle mie funzioni sarà quella di fare da intermediario tra sindaci e il commissario Gianni Chiodi».
Il bisogno di ritrovarsi è anche dei più giovani. Per loro a cosa state pensando?
«Ci sono dei fondi messi a disposizione dal sottosegretario Giovanardi che il sindaco non ha usato. Stanno partendo bandi regionali per realizzare centri sportivi a ridosso di nuovi quartieri».
Notizie dai contributi che dovevano arrivare dai grandi del mondo?
«La Francia ha confermato la disponibilità per la chiese delle Anime Sante. Anche gli americani hanno confermato per Collemaggio».
Lei pensa di aver vinto le elezioni per merito suo o per demeriti della Pezzopane?
«Rispondo: 70 per meriti miei e 30 per demeriti della Pezzopane.

Dal 28 gennaio ho girato per tutta la provincia, cosa che lei non ha fatto. Lei poi ha avuto un modo di fare politica un po' egocentrico, e il partito non l’ha supportata. Abbiamo vinto anche in Comuni storicamente di sinistra».
EF