Fiera Milano

Moderna e contemporanea, l'arte si confronta a Miart

Viaggio fra capolavori, opere da scoprire, cultura, creatività, commistioni con design e moda fino a domenica a Fieramilanocity. Quattro sezioni con un focus sui giovani artisti emergenti. Il direttore artistico Vincenzo de Bellis: "Miart sta creando una sua precisa identità nel panorama internazionale puntando soprattutto l'approfondimento"

Moderna e contemporanea, l'arte si confronta a Miart

Arte moderna, contemporanea fra confronti e commistioni che arrivano fino al design e alla moda, creatività e cultura in un intreccio globale e attuale: è tutto questo Miart 2014, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporane di Milano in corso fino al 30 marzo nel padiglione 3 di Fieramilanocity.

Una fiera che guarda al business, all'arte come investimento ma che è molto di più, perché propone un itinerario "museale", bello da vedere e da scoprire, che riserva sorprese e novità a tutto tondo, "cifra" stilistica e di contenuto di una bella edizione che ha visto gli stand affollatissimi per tutta la giornata di pre-apertura, con le proposte da 148 gallerie - 60 provengono da 20 Paesi del mondo - a testimoniare il consenso riscosso dalla manifestazione organizzata da Fiera Milano.

Un format che piace e segna una ulteriore evoluzione del rinnovamento partito nel 2013 che proseguirà anche nel 2015 basato sul progetto del direttore artistico Vincenzo de Bellis (la firma dell'allestimento è dell'architetto Martino Berghinz). Progetto che parte da una prima considerazione: le fiere d’arte contemporanea sono diventate eventi che raccolgono tutti gli aspetti del sistema dell’arte contemporanea evidenziandone la complessità. La seconda: il sistema internazionale dell’arte contemporanea è cresciuto e la sua popolarità è in espansione si impongono nuovi merati a livello globale mentre la comunicazione digitale sta riscrivendo le regole dell’utenza e della distribuzione dell’arte.

"A partire da queste premesse e nella consapevolezza del ruolo sempre più specifico che alcune fiere d’arte possono offrire per la loro localizzazione, per la storia del paese e della città in cui si svolgono, Miart sta creando una sua precisa identità nel panorama internazionale attraverso il dialogo serrato tra arte moderna e contemporanea, e la commistione sempre più forte dell’arte con il design e la moda", spiega Vincenzo de Bellis.

Concetti che sono proposti come linee guida nella quattro sezioni di Miart. Established (suddivisa in Master con una selezione di 42 gallerie che propongono gli artisti storicizzati, Contemporary dedicata a 64 gallerie specializzate nel contemporaneo); Emergent per 20 gallerie d’avanguardia focalizzate sulla ricerca sui giovani artisti; THENnow presenta, su invito, 18 gallerie nelle quali sono messi a confronto un artista storico e uno appartenente a una generazione più recente; Object dedicata ad una selezione di 10 gallerie attive nella promozione di oggetti di design contemporaneo concepiti in edizione limitata e fruiti come opere d’arte.
A queste si aggiunge la nuova piattaforma Conflux con cinque diversi progetti - site-specific di artisti contemporanei internazionali - rappresentati da importanti gallerie provenienti dall'America Latina, Medio Oriente, Stati Uniti ed Europa.

"L'approfondimento è una delle più importanti caratteristiche di Miart 2014, in prosecuzione tematica a quanto fatto nella precedente edizione e di quanto si farà nella successiva – prosegue de Bellis -. Nella sezione Masters oltre 15 stand sono monografici e permettono di approfondire la conoscenza di alcuni tra i grandi maestri del secondo Novecento. A questo si accompagna anche il lavoro di presentazione degli archivi storici che miart sta realizzando dall'anno scorso. Invece sono 18 gli artisti che compongono il puzzle di coppie intergenerazionali di THENnow, centro nevralgico della fiera e suo fiore all’occhiello. L’attraversamento temporale è anche una delle caratteristiche principali dei 10 stand della sezione Object in cui si alternano icone e giovani leve del design italiano e internazionale. Nella sezione Emergent che sin dalla scorsa edizione è stata decretata come punto di riferimento internazionale per le giovanissime generazioni di galleristi e artisti, il pubblico può invece scoprire i maestri del futuro".

"Questo è un appuntamento speciale e insolito per Fiera Milano perché ci permette di contribuire attivamente alla promozione dell’arte ma soprattutto di attrarre visitatori che normalmente non frequentano le cosiddette fiere business - dice Michele Perini, presidente di Fiera Milano -. Il nuovo corso di Miart si è dimostrato vincente: 62 sono le gallerie che per la prima volta partecipano a miart – di cui 8 non hanno mai partecipato ad un fiera - accanto alle 83 che hanno invece confermato la presenza. In una Milano che sempre più affascina il mondo, Miart getta anche le basi per il 2015, anno in cui la nostra metropoli con Expo diventerà un crocevia universale di culture e di storie: qui storia e cultura immergeranno il visitatore, in un racconto di creatività dalle tante sfumature riunite in un unico linguaggio e in un unico messaggio di eccellenza".

Miart non è solo Fiera, ma "esce" dal padiglione espositivo per proiettarsi in città con una serie di iniziative ed eventi. Un nuovo ciclo di miartalks, realizzato in collaborazione con il Goethe-Institut Mailand, propone infatti 15 interventi tra conferenze, conversazioni e interviste che coinvolge oltre 35 personaggi internazionali tra artisti, designer, direttori di museo, fashion designer, critici, curatori e collezionisti. La Fondazione Nicola Trussardi e Miart presentano Cine Dreams, un progetto speciale di arte contemporanea a cura di Massimiliano Gioni e Vincenzo De Bellis pensato per l'eccezionale cornice del Civico Planetario Ulrico Hoepli di Milano. Le serate di venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 marzo, dalle 22.00, saranno animate da opere di Stan VanDerBeek, Jeronimo Voss e Katie Paterson concepite appositamente per planetari e per l’occasione ripensate per il prezioso edificio in stile neoclassico progettato alla fine degli anni ’20 dall’architetto Piero Portaluppi.

Rafforzata anche la stretta collaborazione con tutte le realtà d’arte pubbliche e private a Milano con The Spring Awakening, un programma di eventi, inaugurazioni e aperture speciali che coinvolge una trentina tra istituzioni pubbliche, fondazioni e gallerie private. Con il biglietto giornaliero della fiera sarà possibile avere accesso a prezzo ridotto alle mostre delle più importanti istituzioni cittadine: Regina José Galindo. Estoy Viva al PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea; Piero Manzoni. 1933-1963 a Palazzo Reale; Micheal E. Smith e Ian Cheng alla Triennale di Milano. E i visitatori di queste mostre possono avere accesso a Miart al prezzo scontato: di 8 euro anziché 15.

Il programma Vip accoglie oltre 180 ospiti internazionali tra collezionisti, addetti ai lavori e direttori di musei, che oltre a partecipare ad una serie di aperture speciali nei giorni della fiera, hanno a disposizione visite presso le più interessanti collezioni private in città e dintorni.

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