da Milano
Nuova multa Ue per Microsoft. Questa volta limporto è davvero record: 899 milioni di euro. In realtà non si tratta di una novità. La società fondata da Bill Gates è accusata di aver continuato ad abusare della sua posizione dominante anche dopo la condanna della Commissione Ue nel marzo del 2004, che già costò al gruppo una supermulta da 497 milioni. Ma dato che per Microsoft le multe per abuso di posizione dominante sono come quelle per divieto di sosta, la società ha continuato a non rispettare i dettami dellUe.
Sulla questione però i punti di vista sono differenti: se infatti per lUe gli sforzi fatti dal gigante del software per fornire informazioni sul suo software ai concorrenti, in maniera che questi ultimi possano realizzare programmi completamente compatibili con quelli di Microsoft, non sono sufficienti secondo la società invece la sanzione di ieri «è legata a una questione passata e già risolta». In ogni caso è la prima volta in 50 anni che la Commissione Ue ha inflitto una multa per mancato rispetto di una decisione Antitrust.Con la sanzione del 2004 lUe aveva ordinato a Microsoft di garantire l«interoperabilità» dei suoi programmi ai rivali. Lazienda aveva reagito aprendo un contenzioso legale con la Commissione durato più di tre anni, facendosi pagare nel frattempo dai concorrenti costose licenze per le informazioni tecniche sui programmi. Capita lantifona, lAntitrust non era rimasto inattivo. Tanto che nel luglio 2006 la Commissione impose una multa giornaliera di 1,5 milioni per un ammontare complessivo di 280,5 milioni di euro. E dunque con quella di ieri le multe sono tre per un totale record 1,6 miliardi di euro: sempre poco rispetto agli utili della società pari a circa 15 miliardi di dollari.
Ora il commissario Ue Neelie Kroes spera «che lultima megamulta chiuda un capitolo oscuro nel passato dell'azienda e che la futura condotta di Microsoft sia basata sui principi confermati dalla sentenza del Tribunale di primo grado della Corte Ue del settembre 2007». Secondo lAntitrust comunque i concorrenti potranno sollevare ulteriori questioni sullaccesso alle informazioni e Microsoft dovrà mantenerle aggiornate correggendo eventuali errori.
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