Economia

Mifid, una rivoluzione nei mercati: più concorrenza e tutele per i clienti

da Milano

Al via la rivoluzione Mifid. La direttiva che disciplina i mercati di strumenti finanziari entrata in vigore dal primo novembre, porta con sé molte novità, in particolare nel rapporto tra gli intermediari e i clienti. Debutteranno anche da noi i consulenti finanziari indipendenti, professionisti che hanno il compito di aiutare il cliente nelle sue scelte finanziarie.
Vengono introdotte nuove garanzie a tutela dell’investitore e si apre la porta alle società straniere, in base al principio secondo cui la vigilanza sulle imprese che offrono servizi in altri Paesi comunitari è esercitata dal Paese d’origine. Il termine di attuazione della direttiva è fissato al 31 gennaio ma gli intermediari sono già obbligati ad applicare le nuove disposizioni.
Secondo la nuova direttiva, dunque, gli intermediari finanziari sono obbligati ad acquisire informazioni dai clienti al fine di valutare l’adeguatezza della consulenza prestata e del servizio di gestione di portafogli offerto e l’appropriatezza degli altri servizi prestati, in particolare gli strumenti finanziari proposti. Viene quindi ribadito l’obbligo di eseguire al meglio l’interesse del cliente (la cosiddetta «best execution») dal punto di vista del prezzo, dei costi, della rapidità. Caso per caso il consulente dovrà quindi scegliere anche la sede in cui eseguire l’ordine e dovrà essere in grado di dimostrare al cliente di aver ottenuto il miglior risultato possibile. Proprio la tutela del cliente e dei suoi interessi è al centro del nuovo regolamento emanato dalla Consob sugli intermediari, che prevede anche l’istituzione di un vero e proprio albo dei consulenti.
Un’altra importante novità è l’abolizione della concentrazione degli scambi sui mercati regolamentati, che consentirà a ogni intermediario di creare una propria piattaforma di negoziazione.

Si favorirà così una maggiore concorrenza fra le diverse piattaforme con l’obiettivo di far scendere i prezzi per gli investitori: secondo alcuni analisti il costo degli scambi azionari scenderà del 25% il prossimo anno proprio grazie all’introduzione delle nuove norme.

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