(...) Una riflessione che i sindacati trovano più che pertinente: «Siamo rimasti stupiti dellaccordo firmato da Sea. Per evitare il passaggio da Sea handling ad Ata handling dei 50 dipendenti cerano state quattro fermate spontanee, due a Linate. Abbiamo chiesto e brigato per mesi e nessuno ci aveva mai dato retta, improvvisamente arriva laccordo: i 50 dipendenti restano dove sono. Non è strano? - si chiede Balotta -. Questa era ritenuta una priorità da parte di Sea che non dava segni di ripensamento, ma davanti a una reazione dura ha accolto la nostra richiesta». Sea ha già replicato che è sempre rimasta disponibile a incontrarsi con i sindacati e a modificare i criteri previsti dal contratto nazionale del lavoro per il trasferimento dei dipendenti da Sea a Ata, pur rimanendo convinta dellimportanza di questi trasferimenti come miglior forma di tutela contro possibili esuberi e conseguenti licenziamenti. È noto che il problema si è posto quando la British Airways ha deciso di lasciare Sea e avvalersi di Ata per i servizi a terra, con conseguente esubero di personale Sea.
«Ma questo - sottolinea Balotta -, è solo la conferma che i trasferimenti non erano prioritari per Sea che continua a mantenere 500 lavoratori interinali senza dare spiegazioni plausibili». Intanto lassemblea prevista per oggi a Linate salta: «Inutile, abbiamo raggiunto il nostro scopo - conclude Balotta -, stileremo un comunicato con i soli termini dellaccordo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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