Gabriele Zanatta
La Tenuta Cocevola di Andria ha ospitato la settima edizione di Qoco, www.qoco.it, concorso per giovani chef di dieci Paesi, mediterranei e non, presi a interpretare «un filo» di quell'olio extravergine d'oliva coratina superbamente robusto (quest'anno equilibrio perfetto tra amaro e piccante) che sboccia in un centro famoso anche per la golosissima burrata. Sorpresa: a far saltare il banco è stato Henrik Olsen, 22enne prodigio danese, che ha stregato la giuria capitanata da Alfonso Iaccarino, anima del Don Alfonso 1890 a Sant'Agata (Napoli). I suoi due piatti, Spaghetti aglio olio e alici e Tonno in carpione con salsa di peperoni gialli, hanno fulminato il palato per gli azzeccati contrasti e la vista per la sobrietà. Bella forza, penserete: in una Danimarca dove nessuno vive a più di 25 km dal mare sanno bene come esaltare il pesce; ma provate voi a spiegare al giovane italiano Giuseppe Miccio, poi terzo, o allo spagnolo Oscar Molina (quinto) che le nuove leve danesi si sono lasciate da un pezzo alle spalle l'aringa con patate bollite per arrivare a interpretare la mediterraneità meglio dei colleghi latini. La beffa scandinava è completata dal secondo posto occupato dalla Norvegia: Even Ramsvik ha dimostrato che forse la cucina di Oslo si sta affrancando da mamma Francia.
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