«Il Milan c'è», garantì Leonardo prima di volare verso Livorno, venerdì pomeriggio, non un secolo fa. Gli crediamo sulla parola, ma dev' essere rimasto a Milanello nella sfida di ieri sera al cospetto di un Livorno trasformato da squadra mediocre, senza nemmeno un Diamanti, in rivale pericoloso. E sostituito da una fotocopia sbiadita del Milan peggiore, involuto, incapace di esprimere gioco d'attacco e in affanno appena le cadenze offensive del Livorno hanno messo pressione a Storari e soci. Già, perché è il Livorno nel primo tempo, e ripetutamente, a rischiaredi mettere sottoi berlusconiani conLucarelli, capace di sbagliare una schiacciata di testa che è di solito la sua specialità. Sfiora il palo lontano e si dispera mentre i secondini in maglia bianca si guardano l'uno con l'altro smarriti, come per dire:ma come fa a saltare da solo in mezzo all'area? Già, come fa? Chiedere a Thiago Silva e a tutta l'organizzazione rossonera, rimasta per una volta, la prima volta nella stagione, senza subire neanche un gol. Il Milan non c'è ancora. Non solo. Ma sul conto del suo più discusso protagonista, Ronaldinho, è possibile cogliere uno scadimento di condizione invece che l'indispensabile miglioramento. A Siena l'ammirammo e gli servimmo un voto rotondo, 8,che tante polemiche scatenò tra i lettori e i critici. A Livorno il Gaucho è il peggiore e forse non c'entra nemmeno il ruolo occupato, il solito, da trequartista, perché poi, effettuato il cambio con Pirlo, risparmiato per un'ora circa, il Milan ha un qualche sussulto. Certo su punizione, con una traiettoria malandrina respinta dalla traversa di De Lucia, ma è l'unico segnale di vitalità espresso dai rossoneri nella ripresa dopo aver lasciato nella prima frazione al solitario Pato l'opportunità di provare la reattività del portiere. Neanche Huntelaar sfrutta al volo l'occasione: Pippo valeancora dieci olandesini che si muovono in punta di piede.
Le pagelle
LIVORNO
DE LUCIA 6.5
Salva la patria sulle stilettate di Pato e Inzaghi, poi lo aiuta la traversa.
RAIMONDI 6
È il più intraprendente nella prima frazione: difende e parte a testa bassa.
PERTICONE 6
Scuola Milan, non si lascia incantare né dal giovane olandesino né dall'arrivo di Inzaghi.
MIGLIONICO 6
Non ha bisogno di quella maschera per fare il volto truce e mettere soggezione ai rossoneri. Che si spaventano per poco.
VITALE6
Su e giù senza stancarsi, a dimostrazione di grande fisico.
PULZETTI6
I suoi piedi non gli consentono di ottenere molto più dalla prova personale.
MOZART 6.5
Lo mettono davanti alla difesa e lui provvede a irrobustirla. (19’ st FILIPPINI 6. Entra e corre ovunque, secondo copione)
MORO 5
Non ha un grande talento, dovrebbe rimediare con la corsa e l'abnegazione. (24’ st BERGVOLD sv)
CANDREVA 7
Gli sbagliano il cognome sulla maglia ma lui azzecca quasi tutte le giocate migliori.
TAVANO 5
Uscito di scena quasi dall'inizio non ha neanche una buona occasione per esprimere le sue qualità. (38’ st MARCHINI sv)
LUCARELLI 5
Non crede ai suoi occhi: i milanisti gli lasciano due palle-gol e lui le spreca in malo modo.
All. RUOTOLO-RUSSO 7
Squadra poco dotata ma capace di correre e di spaventare il Milan.
MILAN
STORARI 6.5
Si riprende giusto in tempo per lasciare Dida in panchina e per respingere con i guanti d'amianto le fucilate di Candreva.
ODDO 5
Goffo all'inizio, incapace di chiudere, forse per scarsa abitudine alla partita.
NESTA 6.5
Resta l'ormeggio più sicuro di tutta la difesa e può mettere i ceppi ai suoi rivali.
THIAGO SILVA 6
Il suo tallone d'Achille è l'esperienza. Si prende un giallo inutile, rischia di fare rigore nella ripresa (spallata su Tavano).
JANKULOVSKI 5.5
Lascia il solito spazio a Raimondo che non è Maicon, poi cerca di dare una mano davanti con incursioni di nessuna efficacia.
FLAMINI 6.5
Il migliore, per dinamismo e pressing. Sostituito per motivi oscuri. (33’ st ABATE sv)
AMBROSINI 5.5
Da perno del centrocampo non ha alcuna utilità. I suoi passaggi sono corti e scontati, le sue incursioni cadenzate.
SEEDORF 5
Torna dopo una vita e un cambio di allenatore senza lasciare mai il segno e senza offrire ai suoi il contributo di una giocata.
RONALDINHO 4.5
Diciamo con franchezza: invece di fare progressi continua a scivolare all'indietro. (11’ st PIRLO 6. Entra e offre una piccola svolta: traversa su punizione)
PATO 6
Gli offrono pochissimo. E quel poco trasforma in oro lucente. Con un assist per Pippo.
HUNTELAAR 5
Diamo tempo al giovanotto ma sembra svuotato di energia, un pesce fuor d'acqua nello schema. (11’ st INZAGHI 6.
All. LEONARDO 5
La difesa non prende gol, d'accordo, ma il gioco è latitante e la condizione ancora deficitaria.
Arbitro ORSATO 7
Non ha gatte da pelare, se la cava con la necessaria autorità.
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