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Milan e Juve, è il giorno di Vieri e Vieira

L’Inter si incontra con il Real: Samuel e Figo da sbloccare. Makinwa al Palermo

Franco Ordine

Con la scimmia di Istanbul sulla spalla, il Milan riprende la via di Milanello e del nuovo torneo. Lo fa nell’attesa di Gilardino che resta dietro le quinte per qualche giorno. Il popolo si riscalda, quasi 34mila gli abbonamenti sottoscritti fino a ieri sera: oggi si prevede un assedio dalle parti di Carnago, 5mila in processione. E vale la pena di assistere all’incontro tra i tifosi e Vieri, passato già ieri da Milanello, trovato da Gattuso «molto, molto preparato e inserito nella parte» e scoperto da Tognaccini, il gran capo dei preparatori, «motivato e disponibile. Non ha la pancia». Il problema non è Vieri, semmai è la reazione di Vieri all’arrivo di Gilardino. Secondo fonti vicinissime a Bobo, all’atto della firma in rossonero, nessuno gli parlò dell’arrivo del giovane puntero del Parma che resta «congelato» anche dal suo club in attesa del giorno fatidico, lunedì 18 luglio. Nel frattempo Galliani e Braida ritoccano la rosa: Pancaro, grazie alla rescissione, si può accasare, gratis, presso la Fiorentina accolto da un giudizio positivo del suo futuro allenatore Prandelli. Tocca ad Ancelotti il taglio del nastro: è lui sulla graticola, rischia più di tutti, nel ricordo della ferita ancora aperta della coppa Campioni volata a Liverpool.
Juve a Londra. Mentre il Milan prepara la vernice di Milanello, la Juve vola a Londra. Nella notte, a Torino, allo Sporting, Antonio Giraudo pronuncia una frase che è una specie di semaforo verde. «Vieira? Lo vedo alla Juventus» dichiara ai microfoni di Sky e poche ore dopo, con Moggi e Bettega al seguito, vola a Londra per definire la trattativa giunta all’epilogo ormai. Il francese è d’accordo, Capello felicissimo, definita anche l’intesa con l’Arsenal per una cifra intorno ai 12 milioni. Oggi l’annuncio ufficiale. Sempre nell’incontro di martedì notte allo Sporting di Torino, la dichiarazione di Giraudo sul futuro di Cassano è una pietra tombale sulle attese della Roma. «Per quest’anno, no» la sua frase. Come dire che solo a costo zero può interessare, tra dodici mesi quindi. La Roma si affretti a fargli firmare il rinnovo del contratto.
Il Real a Milano. Oggi tornano a Milano per sottoscrivere l’intesa Bronzetti e l’amministrativo del Real, i due inviati speciali di Florentino Perez che devono completare la complessa trattativa tra Real e Inter sistemata su due pilastri: uno è Samuel, il puntello difensivo, l’altro è Figo. Quest’ultimo ha un contratto oneroso, guadagna la bellezza di 5,5 milioni di euro netti a stagione a Madrid e non intende concedere sconti a Moratti il quale lo accetta a condizione che venga gratis. Non solo ma sul conto di Samuel ci sono ancora da dirimere le questioni legate al riscatto della comproprietà del difensore argentino.
Lupatelli a Parma. Altri movimenti in pillole: Lupatelli è il nuovo portiere del Parma (che ha un nuovo amministratore, Alberto Peroglio Longhin, al posto di Baraldi), rimpiazzo di Frey, il Lecce ha ceduto all’Aek Atene il difensore Cirillo, il Siena si è assicurato l’attaccante argentino Nanni, il portiere della Roma Pelizzoli ha firmato con la Reggina (insieme con Vigiani), il Genoa ha preso Parisi dal Messina e De Ascentis dal Toro. Eppure il colpo del giorno è quello di Zamparini: Makinwa è suo per 7,5 milioni passati all’Atalanta.

Questo significa che Toni viaggia verso Firenze, nonostante le sceneggiate.

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