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Milan, Ibra: Noi più forti Questa maglia più bella

Entusiasmo a Milanello per la presentazione dello svedese e di Robinho. Galliani: "Nella tifoseria c'è un entusiasmo incredibile. E' tornato l'idillio tra Berlusconi e i nostri supporter". Il brasiliano: "Giocare qui era il mio sogno"

Milan, Ibra: Noi più forti 
Questa maglia più bella

Milano - "Dopo quattro anni finalmente sono qua al Milan, e questa è la maglia più bella con cui ho giocato". Inizia con la (solita) dichiarazione d'amore per i nuovi colori l'avventura al Milan di Zlatan Ibrahimovic. Poi lancia la sfida all'Inter: "Ora che sono qui, noi siamo più forti. Voglio vincere tutto". Entusiasmo totale: "I primi due giorni da giocatore del Milan sono stati fantastici, mi sono sentito subito il benvenuto, i dirigenti e tutti quanti mi hanno accolto benissimo. Qui è tutto ben organizzato, si capisce che è una grande società. L’accoglienza dei tifosi è stata fantastica, anche a Barcellona abbiamo incontrato al ristorante tifosi rossoneri, erano contentissimi del mio arrivo, poi c’è stata l’accoglienza in aeroporto, davvero stupenda. Potevo arrivare qui 4 anni fa, non è andata così, ma finalmente sono rossonero. Ho giocato in tante squadre nella mia carriera, ma questa è la maglia più bella".

Ibra è carico "Quando sei in una grande squadra come il Milan parti da favorito in ogni competizione. Io ho vinto tanti scudetti nella mia carriera, ma tutto quello che è successo negli ultimi anni mi dà grandi stimoli per vincere ancora, sono tornato in Italia con ancora più voglia, voglio vincere tutto, questa è la mia mentalità, se non vinco so che ho sbagliato". Sicuro di sè e pieno di entusiasmo Ibra non ha paura di prendersi troppe responsabilità, sa che è stato acquistato per riportare il Milan ai vertici del calcio ed è pronto a farlo. "Anche con l’ingaggio di Robinho il Milan ha dimostrato a tutti, in Italia e in Europa, che ha fatto grandi investimenti e tutti devono avere paura del Milan perché possiamo vincere tutto e io sono convinto che con l’impegno ci riusciremo". Poi lo svedese spiega come è arrivato in rossonero. "Mi ha convinto Berlusconi, ho parlato con lui e le sue parole sono state importanti, poi Galliani ha fatto un grande lavoro, è venuto a Barcellona, è stato a casa mia e mi ha detto che non sarebbe tornato a Milano senza di me. Quando un club come il Milan ha questo tipo di interessamento per un giocatore, credo che davvero in pochi possano dire di no, ci sono giocatori come Pirlo, Nesta, Gattuso, Pato, Inzaghi che per me è un fenomeno, non si può dire di no".

Il sogno di Robinho "In estate ho avuto alcuni contatti con altre squadre, ma nessuna proposta concreta. Ho sempre voluto giocare al Milan, che è una delle più grandi squadre europee e tutti i brasiliani che hanno giocato qui hanno avuto una storia pazzesca: io cercherò di lavorare duro e vincere il più possibile". Queste le parole di Robinho. A proposito del modulo, Robinho non ha dubbi: "Possiamo giocare con qualsiasi formazione, se devo tornare indietro per fare segnare Ibra va bene: non conta chi segna, l’importante è che il Milan segni". 

Galliani gongola "Ibrahimovic e Robinho sono gli ultimi due arrivati nella famiglia rossonera. Sono due arrivi che hanno suscitato un entusiasmo incredibile nella nostra tifoseria. E' cambiato il vento, è cambiato tutto ed è avvenuto in sei giorni. In quel momento è tornato l’idillio tra Berlusconi e i tifosi che c’è sempre stato, fino alla cessione di Kakà. Tutti i segnali ci dicono che quella cessione è dimenticata per merito dei due nuovi arrivati". Adriano Galliani felice per l’arrivo di Ibrahimovic e di Robinho perché così dimentica la partenza del brasiliano Kakà. L’ad del Milan lo ammette nella presentazione dei due nuovi acquisti. I tifosi sognano e questo si vede dalla campagna abbonamenti. "L’entusiasmo si vede dagli abbonamenti, abbiamo superato il muro di 45mila in Champions, siamo vicini al record, e anche la campagna abbonamenti del campionato sta andando molto bene" aggiunge Galliani che augura ai due giocatori di ripercorrere le orme di grandi del passato. "Arrivano da due nazioni importanti. Ricordo che il capocannoniere di tutti i tempi del Milan è Nordal con 268 partite e con 221 gol e auguro a Zlatan di giocare 269 partite e segnare 222 gol.

A Robinho auguro di proseguire sulla strada dei brasiliani, e gli auguro di segnare tre gol nella finale di Champions League che mi auguro andremo a vincere nel più breve tempo possibile".

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