Meglio in Europa che in Italia. Non funziona il Milan di campionato, 4 punti dopo tre partite: una delusione cocente, poche storie. Fermato in casa da un'altra provinciale, il Catania, dopo la bastonata subita a Cesena, deve meditare sui suoi ritardi e sui suoi errori. A un certo punto del primo tempo, il vantaggio ridotto al minimo, 1 a 0 appena, sembra per il Catania un premio striminzito rispetto ai meriti esibiti e alle occasioni da gol seguite all'euro-gol di Capuano per infiocchettare il 2 a 0. Inzaghi ripara lo sbrego sul finale del primo tempo ed è l'unica emozione allestita dal Milan che continua a tradire i difetti più vistosi: manovra lenta e scontata, pochissimi gli spazi a disposizione per la coppia dei centravanti, Ibra e Pippo. Nella ripresa, il Catania si rintana nella sua trincea ma il suo portiere non ha bisogno nemmeno di una parata super ma solo di qualche buona uscita per tenere al sicuro il prezioso pareggio. Perché si eviti di mettere sotto accusa l'attacco è bene precisare che nella serata le disfunzioni maggiori riguardano il centrocampo e i servizi per l'attacco oltre che gli spazi in contropiede concessi alla concorrenza siciliana. Lo stesso Ronaldinho si ferma all'isolato assist per Pippo. Troppo poco per uno come lui.
Troppo poco il fatturato del Milan al terzo turno, e con un calendario oggettivamente tenero tenero. Questa volta neanche l'arbitro può fare da copertura alla delusione: Morganti merita un rotondo 6, senza rimpianti o rimorsi la sua serata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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