Il pasticciaccio brutto del Parco dei Principi è un piccolo romanzo dappendice sugli eterni difetti del calcio italiano. Nemmeno lo scandalo recentissimo riesce a correggerli. Allora, per riassumere le puntate precedenti, succede che i giudici della Caf decidono di penalizzare di 44 punti il Milan nella classifica dellultimo campionato e impedirgli, di fatto, laccesso alle coppe, Champions league e coppa Uefa compresa. Il provvedimento posiziona il club allottavo posto, dietro lEmpoli, non dotato però della licenza Uefa. «Forse non lo sapevano» la chiosa ironica del legale del Milan avvocato Leandro Cantamessa. Che fosse invece di pubblico dominio la scelta dellEmpoli, è documentato dalla circolare ufficiale numero 4 della Federcalcio datata 8 giugno la quale rende note le società inserite nel ristretto gruppo. Ci sono tutte, grandi, piccole e medie, persino il Treviso, il Messina e il Lecce poi retrocessi sul campo in B, risultano inseriti, ma non lEmpoli. «Lo faremo con una procedura durgenza lunedì mattina» è la dichiarazione resa ieri dal presidente toscano Fabrizio Corsi. La risposta arriva, a stretto giro di telefono, dal portavoce della Federcalcio Antonello Valentini: «I termini sono scaduti». Di qui il recupero. «Siamo pronti a farci da parte per il Milan» aggiunge il dirigente toscano.
Ma non è neanche questa la novità più clamorosa sullargomento. Perché il presidente della Caf Cesare Ruperto, interpellato informalmente a Roma, fa sapere che non è compito della Caf stabilire lelenco delle società da iscrivere alle coppe. In effetti, formalmente, potrebbe anche accadere che, per effetto di una rinuncia a catena, il Milan si ritrovi comunque iscrivibile a una delle due coppe internazionali. Dunque la scelta dei 44 punti è fatta e da questa non si torna indietro. Né si può immaginare che il commissario Rossi, dautorità e senza una spiegazione plausibile, escluda il Milan dallUefa. Si ritroverebbe dinanzi a una causa per danni, come immaginano dalle parti del foro Italico, il Coni cioè, che aprirebbe un altro contenzioso. Se il commissario, lui e lui soltanto, visto che Ruperto non è dellavviso, vuole impedire la partecipazione del Milan - non essendovi alcuna preclusione da parte dellUefa stessa che aspetta per il 25 luglio lelenco promesso dal calcio italiano - occorre una riforma del verdetto, con un aumento della penalizzazione in modo da favorire lUdinese. Lunico organo deputato a farlo è la corte federale.
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