Milanesi in coda per spalare neve

In due settimane si sono già iscritti in 1.600, e la lista è ancora aperta. Incrociano le dita per un inverno di grosse nevicate in città, solo così gli aspiranti spalatori potranno intascare un assegno da 75 euro netti per otto ore di lavoro al giorno (90 se è notturno). Fino a una decina di anni fa il lavoretto era riservato quasi esclusivamente agli studenti, poi il Comune ha smesso di gestire direttamente le liste e si è affidato alle agenzie interinali. Da quest’inverno Amsa torna a chiamare direttamente gli spalatori e il database è già pieno. Per pagare la manodopera userà la formula dei voucher, i buoni lavori che si possono acquistare dall’Inps. Sorprende che rispetto all’anno scorso il rapporto si sia invertito: la quota di stranieri iscritti è solo il 30% del totale. E per aiutare quindi (soprattutto) i milanesi, aspettando la neve le liste verranno usate per arruolare 70 persone già dal 5 dicembre - e per tre weekend prima del Natale - per raccogliere le foglie e prevenire gli incidenti sulle strade. «Crediamo che sia un’utile forma di integrazione del reddito, specie in un momento di crisi economica», ammette il presidente di Amsa, Sergio Galimberti. Chiunque può candidarsi «anche se il piano in questo caso è rivolto soprattutto a studenti e disoccupati». Per gli universitari e gli iscritti all’ultimo anno delle superiori (comunque, maggiorenni) l’assessore all’Ambiente Paolo Massari sta pensando di lanciare a breve il progetto «Paghetta pulita», di cui ha già parlato con il ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini: «I ragazzi dovrebbero impegnarsi a tenere pulite e sorvegliate nei weekend le aree gioco dei bimbi, li pagheremmo con lo stesso sistema dei buoni lavoro». Per la raccolta foglie - ma pure per tenere più pulita la città in genere - il presidente di Amsa richiama ancora una volta i milanesi ad un maggior senso civico: «Dove raccogliamo foglie continuiamo a trovarci in difficoltà per le auto in sosta vietata, nonostante i cartelli di avviso. Facciamo il massimo ma devono aiutarci». Dopo l’emergenza neve dell’anno scorso, con le polemiche sul ritardo negli interventi invece, Galimberti assicura che «l’accordo siglato con Epson Meteo ci garantirà di conoscere le previsioni con quattro giorni di anticipo e divise per 4 zone della città». Sempre dal 5 dicembre (e fino al 28) Amsa e Comune lanciano il piano straordinario di pulizia nelle vie dello shopping natalizio, sia in centro che in periferia: da corso Concordia a Buenos Aires, XXII Marzo, viale Piave, piazza Tricolore, zona Teodosio, viale Monza e via Porpora, piazza Duomo, Scala, via Torino, zona Navigli, Maciachini, via Solari, Giambellino. In campo 36 operatori interinali, per 4.536 ore di pulizia in più. Il 26 dicembre l’intervento sarà concentrato soprattutto nelle zone dei cinema e teatri.
Dopo il debutto dello spazzino di via in zona Padova invece, Amsa conta di arrivare a quota 50 entro giugno 2010, ma fa appello agli sponsor (per ognuno ci vogliono 40mila euro dei privati).

Gli studenti del Politecnico stanno disegnando una divisa ad hoc. Le zone dove proseguire? In primis via Imbonati, che un monitoraggio ha rivelato la più sporca della città, ma anche Giambellino, Lorenteggio, Quarto Oggiaro e viale Ungheria.

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