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Milano Attentato alla caserma Il libico indagato per terrorismo

Quasi 300 filmati inneggianti alla jihad, tra cui «un assalto ad un convoglio militare americano» in Irak, una «enciclopedia per la fabbricazione di esplosivi», e poi video con discorsi di Gheddafi, foto di Mussolini e immagini della guerra di Libia del 1911. È il contenuto del pc di Mohamed Game, il presunto terrorista libico che il 12 ottobre scorso ha compiuto la prima azione in Italia in stile kamikaze, riportato in un provvedimento del gip di Milano che delinea per lui una nuova accusa, l’attentato terroristico.
Game, che tentò di farsi saltare in aria davanti alla caserma Santa Barbara di Milano, è stato raggiunto ieri in carcere da una nuova ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Franco Cantù Rajnoldi, su richiesta del pm di Milano Maurizio Romanelli, con l’accusa di attentato per finalità terroristiche o di eversione (art. 280 cp), che prevede, nel caso del fine di terrorismo, una pena da 20 anni di carcere in su. Fino ad oggi il libico, arrestato assieme a due presunti complici, era accusato di strage e detenzione, porto e fabbricazione di ordigni esplosivi, contestazioni superate dalla nuova ordinanza, emessa anche sulla base della consulenza scientifica sugli effetti, definiti «micidiali», che avrebbe potuto avere l’ordigno se fosse esploso tutto.

Come si legge nel provvedimento, invece, ad esplodere fu «la sola carica di innesco», per un errore.

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