Milano, il Cav dà l’ok alla sfida tra azzurri

MilanoSarà battaglia vera, ci sono le liste. Il primo congresso provinciale del Pdl milanese si annuncia come un confronto - come si dice - all’ultimo voto, fra schieramenti contrapposti. Il «nulla osta», quello più importante, è arrivato ieri nell’incontro fra il leader del movimento, Silvio Berlusconi, e il presidente della Provincia, Guido Podestà, che è corso ad Arcore a spiegare al fondatore del Pdl lo spirito con cui ha deciso di condurre in prima persona la sfida congressuale del 12 febbraio, sancendo di fatto il superamento di un’ipotesi su cui puntava il coordinatore regionale, Mario Mantovani, vale a dire il patto con elezione unanime di un coordinatore condiviso: «Il congresso - ha spiegato Podestà - deve essere vero. Se si verifica una convergenza bene, ma chi l’ha detto che i congressi devono essere per forza unitari? L’unanimismo a tutti i costi non serve al partito». Podestà metterà in campo una squadra formata in gran parte da amministratori locali, a partire dalla candidata-vice coordinatrice, Stefania Lo Russo, sindaco di Bollate. Ma ci sono altri otto primi cittadini dell’hinterland, oltre al presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dapei, che guiderà una squadra di 15 candidati a sostegno del «ticket» Podestà-Lo Russo, e formata anche da quattro donne. La lista-Podestà si presenta come una componente ultra-berlusconiana, impegnata a recuperare e difendere lo «spirito di Forza Italia e della discesa in campo», più che un approccio «laico» contrapposto a una componente cattolica.
Nel corso dell’incontro a due, che è durato circa mezz’ora, il presidente - secondo Podestà e i suoi - non ha opposto alcuna obiezione a un congresso con liste contrapposte: «Neanche un’obiezione - conferma Podestà - e come poteva essere? Io sono con lui da 37 anni, lo conosco da sempre, e gli ho detto: “Sei tu che ci hai insegnato ad avere coraggio”». Il presidente della Provincia ha già guidato per poco meno di quattro anni il partito provinciale come commissario, e per circa due anni il coordinamento regionale, prima di essere sostituito proprio da Mantovani, ex sottosegretario e sindaco a sua volta.
A pochi giorni dalla conta, ci sarebbero dunque quattro liste: una del sindaco di Basiglio, Marco Flavio Cirillo, sostenuta fra gli altri dall’assessore regionale Massimo Buscemi, dall’onorevole Mariella Bocciardo e dal consigliere delegato in Regione, Fabio Saldini. A questo proposito, da notare che un altro dei sostenitori, il consigliere Doriano Riparbelli, è stato designato dal gruppo regionale come candidato alla carica di segretario del Consiglio regionale.
Presente anche una lista guidata da Alberto Villa. Ma, secondo i più, la corsa congressuale sarebbe soprattutto con la lista che candida Sandro Sisler, assessore del Comune di Carate Brianza, sponsorizzato dall’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa ma sostenuto - secondo i promotori della lista - da altre tre componenti: «È inutile nasconderci dietro un dito - garantisce il coordinatore uscente e assessore regionale, Romano La Russa - si riconoscono in questa lista l’area di Mantovani, di Formigoni, di Colucci (gli ex socialisti, ndr), oltre agli ex “Nuova Dc”».

«Ma - aggiunge La Russa - io spero ancora che si arrivi a un accordo, anche perché trovo incomprensibile questa divisione. Noi abbiamo dato tutta la nostra disponibilità ad accogliere le richieste che sono arrivate da Guido. Su più voci, certo non su tutto».

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