Milano conquista l'Expo e batte Smirne La Moratti esulta: sono felice per l'Italia

Milano ce l'ha fatta e si è aggiudicata l'Expo universale del 2015 dopo una votazione al cardiopalma. Esultanza al Palais des Congres fra bandiere e cori: "Letizia, Letizia...". Napolitano: "Premiata l'eccellenza del sistema Paese". Prodi: "Merito del Governo". Berlusconi: "No, sindaco bravissimo". Il premier replica ed è polemica

Milano conquista l'Expo e batte Smirne 
La Moratti esulta: sono felice per l'Italia

Parigi - Un grido di gioia, un'ovazione e applausi al Palais des Congres di Parigi: Milano si è aggiudicata l'Expo universale del 2015 battendo la rivale turca Smirne. I voti a favore sono stati 86, quelli per la città turca 65. I votanti sono stati 151. Ed è stata una votazione al cardiopalma dopo che c'erano stati problemi tecnici con le pulsantiere elettroniche e i turchia avevano festeggiato in anticipo una vittoria che poi non c'è stata. Poi per loro c'è stato il gelo mentre sventolavano le bandiere italiane e quelle crociate di Milano.

Tutti in coro: "Letizia, Letizia..." Esultanza alle stelle all’interno dell’Amphitheatre Blue per la vittoria di Milano. Letizia Moratti è stata subito applaudita e c’è stato un coro "Letizia, Letizia". Prodi si è complimentato con il sindaco di Milano e ha affermato: "È importante questa vittoria, ci siamo mossi in modo unitario e il risultato è eccezionale".

La Moratti esulta, l'abbraccio con Gianmarco "Ci ho creduto, ci ho creduto, ci ho creduto proprio". Così il sindaco Letizia Moratti commenta da Parigi la vittoria dell’Expo 2015. Poi si è lasciata andare in un abbraccio con il marito Gianmarco, visibilmente commosso al momento della proclamazione del vincitore.

"Sono felice per l'Italia" "Questa è la testimonianza di una capacità che, quando vuole, l’Italia ha". Lo ha detto Letizia Moratti subito dopo la proclamazione della vittoria di Milano. "Girando il mondo - ha spiegato la Moratti -, ci si rende conto di quanto l’Italia sia ammirata molto di più di quanto la ammiriamo noi, e questa è una testimonianza. Quando vuole l’Italia è capace di tenere la scena a livello internazionale". La Moratti ha quindi spiegato di essere stata abbastanza ottimista perché "i numeri che avevamo li avevamo costruiti con un lavoro profondo con tutti i Paesi per cercare di capire quali progetti per loro erano più importanti". "Mi sento felice per l’Italia - ha proseguito la Moratti - e mi sento responsabile. Abbiamo lavorato con Assolombarda, con Confindustria, con la Camera di commercio, con le università, con le fondazioni. È stato proprio un lavoro da parte di tutte le istituzioni, ma anche del sistema Paese. E questo è il risultato di un grande gioco di squadra. Da domani inizia una nuova fase". Alla domanda se dedica a qualcuno questa vittoria, la Moratti ha replicato: "A mio marito".

Napolitano si congratula "L’Esposizione Universale di Milano del 2015 è per l’Italia intera motivo di orgoglio". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha accolto con viva soddisfazione la notizia della designazione della città. "Il brillante risultato odierno - afferma Napolitano - premia lo sforzo comune e la vincente strategia di cooperazione fra tutte le Istituzioni interessate, confermando come l’eccellenza del sistema Italia sia pienamente riconosciuta ed apprezzata a livello internazionale. Al Governo, alla Regione Lombardia, alla Provincia, al Comune di Milano, a tutte le forze politiche e sociali che si sono adoperate con tenacia ed encomiabile dedizione per il conseguimento di questo importante traguardo va il vivo apprezzamento e ringraziamento del capo dello Stato che ha costantemente seguito e sostenuto l’impegno comune".

Prodi: "Ora responsabilità enorme" "Ora abbiamo una responsabilità enorme: quella di mantenere le promesse fatte", ha detto il premier Romano Prodi . Il presidente del Consiglio ha spiegato che è stata "una vittoria bella e chiara realizzatasi con un vantaggio notevole, non tale da umiliare i concorrenti ma con la soddisfazione della vittoria". Il premier ha detto più e più volte come la vittoria sia stata possibile grazie "a un gioco di squadra continuo" che deve continuare anche nei prossimi 7 anni attraverso la piena unità "tra le strutture regionali e quelle centrali dello Stato".

Berlusconi: "Ma non è merito del governo" "Certo non è merito del governo della sinistra" afferma Silvio Berlusconi a proposito dell’assegnazione dell’Expo a Milano. "Spero di essere stato utile anch’io - ha detto - con la mia amicizia con tanti capi di Stato". Il leader del Pdl ha definito il sindaco di Milano, Letizia Moratti, "bravissima" e ha affermato che l’assegnazione a Milano permette di guardare con "ottimismo in prospettiva. Nonostante questa vicenda dei rifiuti - ha spiegato Berlusconi riferendosi all’emergenza in Campania - con l’immagine dell’Italia sotto l’immondizia che è passata sugli schermi di tutto il mondo, i nostri rapporti con gli altri Paesi sono ancora solidi, fatti di fiducia corrisposta". Il Cavaliere si è anche messo in contatto telefonico con il sindaco per congratularsi per il "grande successo".

Il premier replica: si vergogni E' botta e risposta a distanza fra Berlusconi e Prodi. Il premier replica infatti al Cavaliere: "Ci vuole sempre qualcuno che rovina le belle cose del Paese la mia risposta è: si vergogni".

Formigoni: "Grande vittoria" "È una grande vittoria, un risultato indiscutibile, frutto del grande lavoro svolto insieme dalle nostre istituzioni e da tante forze della società civile", commenta soddisfatto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Avevamo calcolato 88-90 voti a nostro favore - ha aggiunto - e ci siamo arrivati vicinissimi. È stata una gara impegnativa perché la Turchia ha presentato progetti molto importanti e ha svolto un’azione di pressing molto forte. L’Italia - ha concluso il presidente - aveva bisogno di una vittoria e sono felice che questa sia stata ottenuta da Milano e dalla Lombardia".

A Palazzo Marino uno striscione: "Grazie a tutti" Uno striscione con il logo dell’Expo 2015 e la scritta "Milano città ospitante. Grazie a tutti!" è stato esposto sulla facciata di Palazzo Marino subito dopo l’assegnazione dell’evento. Il presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, ha precisato che la gigantografia, della misura di 2,5 x 3,66 metri, è "la prima testimonianza simbolica di un giorno storico che porta il nome di Milano nel mondo, con l’onore e la responsabilità di ospitare l’Esposizione universale". "Viviamo con orgoglio e gioia questo momento straordinario - ha proseguito Manfredi Palmeri - che ci impegna direttamente a lavorare da Milano per un mondo migliore".

Brindisi davanti al Comune Primo brindisi ufficiale per festeggiare la vittoria. Il vicesindaco del capoluogo lombardo, Riccardo De Corato, ha stappato, insieme ad altri componenti della giunta, una bottiglia di spumante, davanti a Palazzo Marino. Una piccola folla di cronisti e fotografi si è radunata sotto la sede del Comune Meneghino. Al momento del cin-cin, qualcuno ha anche intonato il coro: "Milano, Milano!".

Giornata frenetica di trattative e testimonial La maratona diplomatica italiana per la conquista dell’Expo 2015 non si è fermata neppure a poche ore del voto al Palais des Congres. L’obiettivo era di spezzare il "fronte asiatico" su cui contava la città turca. Per questo tra gli appuntamenti del ministro degli Esteri ci sono stati quelli con la delegazione giapponese, nordcoreana e delle isole Fiji. Ma grande importanza era riconosciuta anche alle delegazioni africane, vera posta in palio insieme a buona parte delle rappresentanze europee. Per questo D’Alema è stato impegnato in colloqui con sette rappresentanti del Continente, oltre che con quello polacco. Resta, ha detto Emma Bonino, l’amarezza per l’occasione che l’Europa ha perso di mostrarsi unita.

Al Palais, mezz'ora di effetti speciali Nella mezz’ora a disposizione per la presentazione della candidatura, Milano ha stupito con l’arte e con gli effetti speciali, oltre che con interventi come quelli di Al Gore e Jacques Attali, testimonial per l’Expo. Ha iniziato il musicista senegalese Youssou N’Dour con una canzone struggente. Al termine ha rivolto un appello ai delegati: "Quello di Milano è un progetto importante per dare lavoro all’Africa. Non date aiuto, ma date lavoro attraverso il microcredito". È intervenuto anche l’architetto Libeskind: "Milano - ha detto - è sempre stata aperta al moderno e all’opera degli architetti. Lo sarà anche per l’Expo". Fra i testimonial è intervenuto anche il calciatore del Milan, Clarence Seedorf, che ha ricordato: "Ognuno di noi può fare la differenza nell’aiutare gli altri. Milano sta facendo molto e può fare ancora di più". Il premio Nobel per la pace, Al Gore, nel suo breve intervento, ha invece sottolineato: "Il progetto di Milano è molto solido ed è costruito per avere un impatto ambientale pari a zero e per promuovere lo sviluppo sostenibile". Tra i testimonial dell’Expo è quindi intervenuto Jacques Attali che ha ricordato l’alleanza stipulata con la Fondazione dell’Expo e l’ong Planet Finance. Gli interventi sono stati intervallati con giochi di luce fatti da due ballerini: con lame laser agitate vorticosamente, hanno disegnato in sala i nomi e i loghi delle città che in questi ultimi anni hanno ospitato l’Expo concludendo ovviamente con Milano 2015, accolto da un’ovazione. Dopo gli interventi del presidente del Consiglio, Romano Prodi, e del ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, del sindaco di Milano, Letizia Moratti, e del presidente della Regione, Roberto Formigoni, sul palco è salito Andrea Bocelli con il Piccolo Coro dell’Antoniano che ha cantato "Because we believe".

Il presidente del Bie: "Formidabile...

" Quella di Milano è stata una "formidabile presentazione". Lo ha detto Jean Pierre Lafon, presidente del Bie (Bureau des Expositions) al termine della presentazione della candidatura milanese, presentazione che evidentemente ha apprezzato per contenuti e qualità.

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