
Milano finisce su un quotidiano statunitense, ma non per meriti. Il New York Post si occupa del caso del turista americano di 29 anni accoltellato per rapina su un convoglio Trenord alcuni giorni fa. "È un parco giochi del terrore", titola il Post in un lungo articolo pubblicato nell'edizione di sabato.
I fatti sono dello scorso 15 luglio. Il turista statunitense si trovava all'altezza della stazione di San Giuliano Milanese su un treno che viaggiava da Melegnano con destinazione Milano Bovisa. Tre uomini, descritti come nordafricani, lo hanno aggredito e accoltellato al collo per strappargli la catenina d'oro. Il 29enne, che era in vacanza in Italia, è stato soccorso e portato in ospedale, dove i medici gli hanno suturato le ferite. "New Yorker stabbed in neck by African migrants during Italian vacation: It's a playground for terror, for the vicious" era il titolo dell'articolo segnalato, tra gli altri, da Fratelli d'Italia. Cioè: "Newyorchese accoltellato al collo da migranti africani durante una vacanza in Italia: È un parco giochi del terrore, senza pietà".
Il quotidiano conservatore di New York ha intervistato il giovane, Nick Pellegrino, originario di Staten Island. Così ha commentato la terribile esperienza, raggiunto al telefono all'ospedale di San Giuliano Milanese, dove è ricoverato: "Con queste leggi sull'immigrazione tanto permissive gli stranieri vengono in questo Paese e girano fuori controlli, cercando di uccidere la gente. So che l'America ha grossi problemi con l'immigrazione, ma qui in Italia è peggio".
Pellegrino, che ha origini italiane e faceva visita a parenti e amici nel nostro Paese, insegna religione in un liceo di San Francisco. I medici gli hanno detto che ha perso circa un litro e mezzo di sangue dopo l'aggressione. Soccorso sulla banchina da un 16enne, è stato poi portato in ospedale dall'ambulanza. È stato ripreso in alcuni video, sporco di sangue, mentre ripete: "Signore, non voglio morire". Il 29enne ha anche detto al New York Post che la polizia gli ha riferito di aver fermato due dei suoi aggressori.
E che prima di assalire lui, portandogli via il bagaglio e la catenina, avevano colpito un anziano in testa con una bottiglia e derubato una donna.Conclude Pellegrino, che dovrebbe tornare in patria giovedì: "Prima dubitavo in Dio, ma ora non dubiterò più. Questo ha aumentato la mia fede, so che Gesù mi ha salvato. Sarò per sempre un credente".