I risultati del blocco del traffico a Milano si sapranno con precisione solo oggi, ma non cè dubbio che la domenica a piedi di ieri sia stata solo «unaspirina» per la città. Cioè: una boccata dossigeno sì, ma solo temporanea, al pari di un palliativo e non di una soluzione. Il vento forte ha contribuito a spazzare via lo smog (colpo di fortuna) ma dire che la città era completamente deserta e popolata solo di pedoni e ciclisti, questo è troppo.
I trasgressori fermati dai vigili sono stati ben 697 e in tanti hanno potuto circolare liberamente, anche con i Suv. Qualcuno ha rischiato, la maggior parte era in possesso di permessi di lavoro o di deroghe riservate ai tifosi diretti allo stadio di San Siro. Vien da sorridere a sentire chi ha ricevuto la prima multa della giornata ecologica: si tratta di un ciclista, accusato di pedalare con le mani in tasca.
Ora scatta la seconda fase del piano anti smog: lestensione dellEcopass (la tassa che le vecchie auto devono pagare per accedere al centro di Milano). Da oggi dovranno pagarlo, per almeno due giorni, anche gli euro 4 diesel senza filtro antiparticolato. Il Comune di Milano ha deciso di estendere il pagamento del ticket dopo i venti giorni consecutivi di superamento dei limiti di smog consentiti.
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