Il prorompente interesse per la musica dal vivo, riflesso di una nemmeno troppa inconscia voglia di irripetibile, non viene meno col nuovo anno. Anzi, a ben guardare, il 2010 in questo settore sembra promettere davvero bene per Milano.
La palma di evento clou della prima metà dell'anno spetta di diritto a Vasco Rossi, atteso da otto show otto, peraltro già tutti esauriti, al Forum di Assago. Le date in programma? Il 5, 6, 10, 11, 15, 16, 20 e 21 febbraio.
Ad aprire invece le danze a gennaio saranno la popstar statunitense Michael Bolton (il 20 agli Arcimboldi) e il duo pop-elettronico francese degli Air (il 21 ai Magazzini Generali). A fine mese tornano poi anche i campioni del rock inglese di quest'ultimo decennio, gli Arctic Monkeys, per un'unica, imperdibile data italiana, il 26 al PalaSharp di Lampugnano. Il giorno successivo, all'Alcatraz, incuriosisce Alessandro Mandarino, novello cantore della Roma dei vicoli, mentre il 30 ai Magazzini Generali sarà la volta del sardo di «Amici» Valerio Scanu. A febbraio, live acustico al Conservatorio (il 2) per due grandi songwriter Usa - Lyle Lovett, per la prima volta nel Belpaese, e John Hyatt -, e dopo quattro anni di silenzio, si rifà vivo Alex Britti, il 19 agli Arcimboldi, sulla scia del nuovo album «23». Di scena anche la soul singer Joss Stone, gli Stereophonics e i White Lies, all'Alcatraz rispettivamente l'8 all'Alcatraz, l'11 e il 17; le Hole di Courtney Love (il 19 ai Magazzini Generali), la star di «Amici» Alessandra Amoroso (il 20 allo Smeraldo), la Dave Matthews Band (il 23 al PalaSharp), Mario Venuti (il 24 al Blue Note), ed Elio e Le Storie Tese (il 27 e 28 al Conservatorio) alle prese con «Bellinbusti tour». Ancora, direttamente dal circuito alternative: il cantautore indie-emo di Seattle David Bazan (il 6 alla Casa 139), il duo irlandese Sweel Seasons (il 7 al Conservatorio) e l'eccellente newyorkese Adam Green (il 28 al Magnolia) prodigo di canzoni piene di divertimento, dolcezza, ironia, surrealismo e senza quella malinconia e quella tristezza tipica di tanti cantautori.
Tra le chicche di marzo, i concerti che celebrano le sbandierate «reunion» degli Spandau Ballet (insieme dopo la bellezza di 20 anni) e degli irlandesi Cranberries capitanati da Dolores O'Riordan, rispettivamente l'1 e il 16 al Forum, Nicola Piovani in quintetto il 18 agli Arcimboldi e, udite udite, l'eroe di «Balla coi lupi», Kevin Costner, che ha lasciato per un po' i set cinematografici per cantare e suonare la chitarra coi Modern West, in città il 31 allo Smeraldo. Qualche altro show di marzo? Musica al femminile con la ritrovata Carmen Consoli (il 5 allo Smeraldo) e il rock elettronico della rivelazione del cantautorato francese La Roux (il 10 ai Magazzini Generali). Dopodichè, tanto cantautorato - Cristiano De André, pronto a riproporre l'8 allo Smeraldo lo spettacolo (riveduto e corretto) con le canzoni del padre Fabrizio, Roberto Vecchioni al Conservatorio (il 13) e Sergio Cammariere (il 30 allo Smeraldo) -, e ancora i Lacuna Coil (il 2 all'Alcatraz), J-Ax (il 9 e il 10 all'Alcatraz), Kaki King (il 14 al Conservatorio), Hot Chip (il 18 ai Magazzini Generali), Le Vibrazioni (il 19 al Live Club di Trezzo), l'Italian Gods of Metal 2010 (il 21 all'Alcatraz) e la doppia performance dei trucidi metallari Stayer (il 28 e il 29 all'Alcatraz).
I giovanissimi, statene certi, avranno già appuntato sull'agenda la data del 12 aprile: è il giorno dei Tokio Hotel al Forum, nonostante sul web circolino periodicamente bufale sulle cattive condizioni di salute del cantante. Ad aprile anche il «reunion tour» (con tappa al Forum il 13) dei Litfiba della premiata ditta Piero Pelù-Ghigo Renzulli, i redivivi Foreigner (l'11 all'Alcatraz), Bruce Hornsby (il 15 al Conservatorio), l'estro e il talento di Mika, a detta di molti il nuovo Freddie Mercury (21 aprile al Forum), e i Prodigy (il 22 all'Alcatraz).
A maggio concerti-evento, entrambi al Forum, per la ritrovata diva del pop Whitney Houston (il 3) e per il crooner canadese Michael Bublé (23).
Infine, a giugno (l'8 per la precisione), hanno prenotato San Siro gli inglesi Muse, ormai tra i pesi massimi della scena rock internazionale.
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