Milano, un insegnante palpeggia quattro alunne I giudici: non è violenza sessuale, solo molestie

Un insegnante di musica di un istituto tecnico di Milano è stato condannato a un anno per molestie. L'accusa aveva richiesto una pena di 5 anni per violenza sessuale. L'uomo avrebbe palpeggiato 4 alunne tra i 15 e i 16 anni e fatto apprezzamenti osé

Milano, un insegnante palpeggia quattro alunne 
I giudici: non è violenza sessuale, solo molestie

Milano - Condannato per molestie, ma non per violenza sessuale. Un insegnante di musica di un istituto tecnico di Milano, accusato di aver palpeggiato quattro alunne, tra i 15 e i 16 anni, è stato condannato a un anno per molestie dai giudici della sesta sezione penale di Milano, che hanno fatto "cadere" l’accusa di violenza sessuale contestata dal pm, che aveva chiesto per lui 5 anni di reclusione. I giudici spiegano nelle motivazioni della sentenza che "i toccamenti" del professore "appaiono scarsamente caratterizzanti in termini di abuso sessuale in sè considerati, cioè se astratti dal rapporto insegnante-alunno all’interno delle ore di lezione".

Palpeggiamenti e apprezzamenti volgari Stando alle indagini del pm di Milano Giovanni Polizzi, il professore, un quarantenne precario trasferitosi dalla Sicilia, avrebbe non solo palpeggiato le alunne ripetutamente, ma le avrebbe anche importunate con apprezzamenti "espliciti e volgari" sul loro fisico. Secondo l’accusa, durante l’anno scolastico 2008-2009 il prof avrebbe toccato e accarezzato le allieve, anche sul sedere. Le molestie sarebbero avvenute, in particolare, sulle scale della scuola, quando la classe, tutta femminile eccetto un solo maschio, si trasferiva da un’aula all’altra per le lezioni. Inoltre, sempre secondo l’accusa, con la scusa di voler appurare come riuscivano a danzare tenendo il ritmo della musica, il professore avrebbe costretto le quattro adolescenti a ballare in classe facendo apprezzamenti.

Pm aveva chiesto 5 anni Le studentesse si erano rivolte alla psicologa della scuola, turbate da quel che avevano subito e stavano ancora subendo e poi la preside dell’istituto aveva segnalato i fatti alla Procura. I giudici scrivono che "il comportamento dell’imputato, certamente integrante un "corteggiamento invasivo", non abbia superato la soglia del tentativo del reato contestato" e hanno ritenuto provato il reato di molestie e non quello di violenza sessuale. L’uomo si è sempre difeso sostenendo che il suo era un comportamento bonario e che nei suoi gesti non c’è stata alcuna malizia.

Il pm ha impugnato la decisione davanti alla Corte d’Appello. Cinque anni di reclusione, per violenza sessuale. A tanto la procura aveva chiesto di condannare il maestro, ma alla fine i giudici gli hanno inflitto un anno per molestie.

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