Una delle qualità migliori della splendida stagione di «Aperitivo in Concerto» di Milano è la presenza delle grandi orchestre jazz. Domani alle 11, al Teatro Manzoni ne arriva una speciale, la Travis Sullivan Bjorkestra. Se si ascolta «Enjoy», lunico cd dellensemble, si avrebbe limpressione, se non aleggiassero suoni elettronici e il repertorio non fosse quello della rock singer Bjork, da cui il nome della band, di ascoltare una reincarnazione delle orchestre di 80 anni fa. Sullivan, direttore e sassofonista non ancora quarantenne, è stato folgorato nel 1997 da Bjork. Da allora pensò di intervenire sul repertorio della cantante, dedicandole anche il nome dell'orchestra, ma utilizzando i suoi pezzi come note-base aperte all'interpretazione, non come materiale da trasformare in jazz.
A chi gli ha chiesto se il suo atteggiamento verso Bjork sia analogo a quello che ha avuto Gil Evans verso Jimi Hendrix, Sullivan ha risposto paragonandosi piuttosto a Debussy nei confronti di Mallarmé. Per il concerto del Manzoni in prima europea la Bjorkestra ospita il trombettista Dave Douglas.FF
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