Le auto a emissioni zero sono al centro dell'attenzione di gran parte dei marchi automobilistici di tutto il pianeta, dalla Cina all'India, dagli Stati Uniti all'Europa. Espansione, il mensile economico del Giornale, ha fatto realizzare da Interactive Market Research un'indagine che ha coinvolto mille persone, da cui emerge che due italiani su tre vogliono l'auto elettrica.
"Clamoroso, no, visto che dai concessionari di auto elettriche non ce n'è nemmeno l'ombra e praticamente nessuno è ancora mai montato a bordo di un'auto elettrica", dice il direttore del mensile Marco Gatti, che continua: "Ma a mio avviso la notizia vera è un'altra. E cioè che questi automobilisti, proiettati in un futuro che sta cominciando proprio ora, vorrebbero l'auto elettrica 'per inquinare meno'. Poi c'è il risparmio, ovvio, che si piazza però al secondo posto, molto molto dopo. Un po' il tam tam mediatico, un po' il marketing, un po' la moda eco, un po' la crisi e la conseguente tentazione di una maggiore sobrietà, un po' i disastri tipo quello che ha combinato Bp nel Golfo del Messico: le ragioni di questi risultati sono tante, ma il fatto resta. L'attenzione verso questo cambio epocale c'è ed è forte".
Per toccare con mano il cambiamento, l'appuntamento è il 30 giugno a Milano, al Piccolo Teatro Grassi in via Rovello 2 (vicino piazza Cordusio), al convegno "Una scossa alla città". Dove tutti potranno vedere, e magari provare, una Smart a batteria.
Ci saranno naturalmente i costruttori di automobili elettriche: Daimler, Renault, Mitsubishi e l'italiana Sunny Car. E poi Fiamm, che fa batterie che saranno il serbatoio dell'auto di domani; Ibm per le infrastrutture elettroniche e hi-tech, Arval che gestisce flotte aziendali: le imprese sono naturalmente molto interessate alla propulsione silenziosa e pulita.
Ma non bastano i costruttori di auto e di componenti per mettere in soffitta la benzina e passare agli elettroni: è importantissimo il ruolo delle utilities elettriche. A loro spetterà il compito di produrre l'energia necessaria a milioni di auto a batterie, e distribuirla attraverso le colonnine dislocate nei parcheggi pubblici, negli autosilo e centri commerciali che ci permetteranno di fare il pieno in pochi minuti sfruttando correnti molto più intense di quelle che si possono avere nel garage di casa, dove la ricarica lenta richiederà sempre una notte. Della questione parleranno A2a, che insieme a Renault sta per portare le colonnine a Milano e Brescia, ed Enel che insieme a Mercedes sta facendo la stessa cosa a Roma.
Naturalmente, per elettrificare le nostre strade la politica avrà un ruolo di primissimo piano: "Senza un'infrastruttura adeguata e una decisa scelta di campo anche a suon di incentivi da parte di Stato, Regioni e Comuni l'auto davvero pulita resterà un sogno mio e dei due terzi degli italiani che la vorrebbero", dice Gatti. Per la politica, al convegno parleranno il sindaco di Milano Letizia Moratti, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, il ministro per le infrastrutture Altero Matteoli. Il direttore del Ministero per l'ambiente Corrado Clini farà il punto sull'auto elettrica e la salute dei cittadini. "Al momento il nostro è uno dei pochissimi Paesi senza un piano preciso di investimenti. Ed è anche il Paese sede dell'unico grande costruttore d'auto che sul tema ha ben poco da dire.
Un caso o una coincidenza?", si chiede Gatti.L'evento del 30 giugno ha l'ambizione di far fare un passo avanti alla questione. Per maggiori informazioni e per partecipare al convegno visitate la pagina http://www.newspapermilano.it/espansione
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