Milano maglia nera in Europa. Male i bancari, si salvano Luxottica e Tiscali

L'Europa si concede una seduta di realizzi dopo il vivace rally delle ultime sedute. Con i settori costruzioni e materie prime fortemente penalizzati, i listini hanno chiuso tutti in rosso. Milano la peggiore (-1,86% sia Ftse Mib sia Ftse All Share) con Tenaris (-4,5%) colpita da vendite dopo cinque rialzi consecutivi la maglia nera di Piazza Affari è conseguenza, oltre che dei segni meno di petroliferi e cementieri, soprattutto del malumore sul settore bancario che ha interessato la maggior parte dei titoli finanziari. La correzione sugli istituti di credito è stata anche favorita dal -4% di Rbs sulle indiscrezioni di un aumento di capitale da 3-4 miliardi di sterline. Nel complesso l'indice Dj Stoxx di comparto ha ceduto l'1,6%, ma molti istituti italiani sono stati maggiormente penalizzati dagli investitori: oltre a Banco Popolare (-3,1%) e Unicredit (-2,6%), Mediobanca lascia sul terreno il 2,2%, Mps l'1,94%, Intesa Sanpaolo l'1,8%, Bpm l'1,78%. Soffrono il trend europeo anche i cementieri: se Buzzi Unicem e Italcementi cedono rispettivamente il 2,9% e il 2,6%, sugli altri listini Lafarge arretra del 3,74%, Heidelberg il 4,9%, Holcim il 3,9%. Sempre nel comparto costruzioni Impregilo scivola del 2,64%. Flessione vicina al 3% per Mediaset penalizzata dalle valutazioni di Jp Morgan che ha ridotto a «neutral» la raccomandazione sul titolo dal precedente «overweight». Ma la scure della banca d'affari si è abbattuta anche sulla tedesca Prosiebenesat (-3,7% il titolo a Francoforte) e sulla britannica Itv (-3,7%): anche per i due gruppi media esteri Jp Morgan ha abbassato il giudizio a «neutral». In calo del 2,7% Parmalat nel giorno dello stacco del dividendo da 0,041 euro per azione, giù del 2,3% Geox su cui Ubs ha confermato la raccomandazione «sell» pur alzando a 6,50 euro da 5 il target di prezzo. In un Ftse Mib quasi completamente in rosso, è rimasta a galla Luxottica (+1,05%) che ha annunciato la scorsa settimana la distribuzione della cedola sul 2008 a 0,22 euro per azione. Bene anche Telecom Italia (+0,4%) su cui Crédit Suisse mostra maggiore ottimismo circa i margini di fine anno. In tenuta anche Terna (+0,29%) grazie al «buy» ribadito da Deutsche Bank. Sulla parità Snam. Tra i titoli a minore capitalizzazione, Eurofly regina del listino per un giorno con un +13%. Exploit di Tiscali (+11%) grazie alle rassicurazioni del fondatore Renato Soru sul piano industriale in preparazione e sul varo dell'aumento di capitale entro Natale.

Pesante la performance di Risanamento (-14%) dopo il parere negativo della procura milanese sul piano di salvataggio predisposto dalle banche. Brusca frenata di Finarte (-7,44%) dopo la corsa prepotente del titolo innescata dall'aggiudicazione della gara per la vendita delle collezioni artistiche di proprietà di Alitalia.

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