«Milano in movimento» A ritmo di swing sulle note dei futuristi

«Abbasso la pastasciutta, viva la minestra!», gridava Filippo Tommaso Marinetti, leader del Futurismo italiano, mentre sorbiva il tanto amato brodo nelle sale del ristorante Savini in Galleria. E proprio dallo storico locale meneghino, con una cena futurista, è partita ieri l'iniziativa del Comune «Milano in Movimento»: un percorso fra musica swing, foto di tram d'epoca, versi che celebrano la velocità, e cene con i piatti rovesciati, attraverso il quale Milano celebra il Futurismo nel centenario del movimento artistico e letterario nato proprio nel capoluogo lombardo.
Due settimane di incontri ed eventi (tutti ad ingresso libero fino ad esaurimento posti), a partire da domani (ore 19) al Centro Incisione (Alzaia Naviglio Grande), con il pianista Matteo Carminati e l'attrice Valentina Ferrari, che portano in scena brani e musiche ispirati dall'esperienza di viaggiare su tram e omnibus: fra questi, il brano Tramway composto da Claudio Ricordi alla fine dell'800. Venerdì 27 (ore 21) alla Palazzina Liberty c'è il Gran Ballo con la Chiasso Swing Orchestra, composta da 60 elementi: una serata al ritmo travolgente dello swing, genere musicale jazz nato negli anni '20 in America in pieno proibizionismo, come risposta al bisogno di novità anche il campo musicale.
Gli antichi trasporti milanesi sono protagonisti poi di una mostra fotografica dal domani al 27 febbraio (Alzaia Naviglio Grande, 66). Mentre in occasione del sabato grasso, il 28 (ore 10.30), alla sala Conferenze del Castello Sforzesco, ci sarà una conferenza su Marinetti con aperitivo. Per gli appassionati di ippica c'è poi la visita guidata, domenica 1 marzo dalle 9 alle 12, agli edifici storici dell'ippodromo di San Siro. «È uno dei luoghi che rischiano di sparire a causa della nuova Fiera, va assolutamente salvaguardato - ha detto l'assessore al Turismo del Comune, Massimilano Orsatti -. Il percorso che abbiamo messo a punto attraverso l'estetica dinamica della città non è solo una celebrazione del Futurismo, ma anche della storia di Milano. Un'esperienza che può prendere il via dallo storico Caffè Zucca o dal più aristocratico ristorante Savini, naturali punti d'incontro e d'azione per gli artisti. Passando poi per la Galleria Vittorio Emanuele, che ospitò la famosa rissa futurista celebrata da Boccioni».
Chiudono la manifestazione la visita guidata, l’1 marzo, attraverso i luoghi futuristi a bordo di un tram addobbato per l'occasione e inframmezzata da monologhi sulla vecchia Milano, e la mostra fotografica «Dinamismo sul Naviglio Milanese» (Alzaia Naviglio Grande, 160, dal 6 al 12 marzo): un percorso nella memoria di come i milanesi vivevano lo sport presso la Canottieri Milano, con foto inedite del secolo scorso ritrovate nell'Archivio Civico Fotografico.


Ci sarebbe stata - diciamo noi - la classica ciliegina sulla torta, ovvero una «puntata» all’Autodromo di Monza. Sarà pure fuori porta, ma da sempre il tempio mondiale della velocità, nato nel 1922, si sposa indissolubilmente con la Madunina.

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